FEDERICA PACELLA
Cronaca

Sotto l’intonaco, un affresco di fine Quattrocento

Una figura femminile, risalente alla fine del ‘400, riemersa sulla facciata principale di Palazzo Baga, a Lavenone. A portarlo alla...

Una figura femminile, risalente alla fine del ‘400, riemersa sulla facciata principale di Palazzo Baga, a Lavenone. A portarlo alla...

Una figura femminile, risalente alla fine del ‘400, riemersa sulla facciata principale di Palazzo Baga, a Lavenone. A portarlo alla...

Una figura femminile, risalente alla fine del ‘400, riemersa sulla facciata principale di Palazzo Baga, a Lavenone. A portarlo alla luce, il restauratore bresciano Leonardo Gatti con il suo staff, che stava eseguendo le campionature esterne. "È uno splendido e raffinato profilo di una testa femminile – spiega – che va ad aggiungersi ad altre tracce ornamentali già recuperate e messe in sicurezza. La scoperta, sotto l’intonaco chiaro che ricopre buona parte della facciata, fa presupporre che lì si nasconda un vero tesoro artistico, senza dubbio il più importante e antico ritrovamento in Valsabbia dell’ultimo secolo. Procederemo al recupero dell’opera d’arte, di concerto con la Soprintendenza. Una splendida testimonianza del livello raggiunto dall’arte sacra in Valsabbia tra la fine del ‘400 e i primi del ‘500, che non può e non deve rimanere nascosta ancora, ma deve diventare motivo d’orgoglio per il territorio, oltre che un prestigioso biglietto da visita per una comunità come Lavenone, che dev’essere apprezzata come merita".

Il ritrovamento arriva nell’ambito di un intervento di recupero del palazzo che ha finalità altrettanto suggestive. "Abbiamo iniziato il recupero di Palazzo Baga – spiega il sindaco Franco Delfaccio, che nel 2021 ha dato il via all’iniziativa – perché vogliamo mettere a disposizione delle coppie, o di chi ha un immobile a Lavenone e vuole vivere in paese, un appartamento in comodato d’uso gratuito per il tempo necessario alla risistemazione della casa di proprietà". Si vuole così incentivare il recupero degli edifici, evitando che i proprietari debbano pagare l’affitto in appartamenti temporanei. A fine intervento, ci saranno quattro appartamenti a disposizione in comodato d’uso gratuito e un ampio locale a piano terra che sarà assegnato quale possibile ufficio, con due stanzette e una sala grande con quattro postazioni per riunioni.

Federica Pacella