BEATRICE RASPA
Cronaca

Paratico, sesso con una 12enne: "Pena troppo leggera"

La condanna a un anno e 8 mesi non accontenta il legale che rappresenta la minore: pronti a impugnare il verdetto

Il presidente del collegio giudicante Roberto Spanò

Paratico (Brescia), 5 febbraio 2020 - Tradisce la fidanzata con una compaesana 12enne, il giudice lo condanna a un anno e 8 mesi (pena sospesa con la condizionale). Così si è concluso ieri il processo a R.B., 28enne di Paratico finito a giudizio per atti sessuali con minore. Per l’accusa il ragazzo tra il 2014 e il 2016 aveva intrecciato una relazione parallela con una conoscente poco più che bambina. E anche se l’imputato nega, per il pm Ambrogio Cassiani ci aveva fatto sesso. La vicenda venne a galla perché la compagna dell’imputato scoprì nel telefono dell’ex una serie di chat inequivocabili. Oltre ai messaggi, la giovane riferì di presunti video a luci rosse (video però mai trovati e che la ragazza a processo ha ritrattato di aver visto).

La fidanzata raccontò tutto alla madre della ragazzina. La signora avrebbe fatto una piazzata a casa di R.B., aggredendo lui e la fidanzata. Inizialmente il processo si era aperto per violenza sessuale aggravata, reato derubricato dopo le ammissioni in aula della 12enne: "Avevo rapporti con lui perché ero molto innamorata". Ascoltato dai giudici – presidente Roberto Spanò – il 28enne ha dato un’altra versione, quella di un’amicizia particolare mai andata oltre i baci. "Ci siamo avvicinati quando lei era in crisi con il suo ragazzo, soffriva e si procurava dei tagli – aveva riferito – Io la consolavo. Ma credevo avesse 16-17 anni". Per il pm, che aveva chiesto 3 anni e mezzo, il rapporto continuò dopo la scoperta dell’età. Per R.B. invece si interruppe subito.

"Ci riserviamo di leggere le motivazioni e capire le ragioni di una pena contenuta, che ci fa ipotizzare che il giudice abbia creduto all’imputato, condannandolo solo per i baci e non per il sesso – commenta l’avvocato Vittorio Tria, che assiste la ragazzina – Se fosse così, impugneremo la sentenza".