ROBERTO CANALI
Cronaca

Rimpallo sui migranti Lite su due frontiere per i siriani “italiani“ diretti nel Nord Europa

Irregolari arrivati senza controllo, la Svizzera rischia frizioni con la Germania

di Roberto Canali

Per colpa dei migranti arrivati senza controlli d’Italia la Svizzera rischia di litigare con la Germania, arrivata addirittura a minacciare di ripristinare i controlli lungo quello che viene considerato uno dei confini più sicuri d’Europa. Un incidente diplomatico le cui cause vanno ricercate a quanto accaduto ormai sei mesi fa quando l’Italia, poco prima di Natale, decise di sospendere gli Accordi di Dublino perché non era in grado di offrire assistenza a tutti i profughi in arrivo dal Canale di Sicilia. In particolare il nostro Paese ha deciso di sospendere la parte dell’accordo che investe lo stato di primo approdo dell’obbligo di provvedere all’ìdentificazione dei richiedenti asilo nell’Ue, analizzando i loro requisiti per stabilire se hanno diritto alla protezione internazionale oppure sono da considerarsi migranti economici e in quanto tali devono essere rimpatriati. L’Italia già normalmente riesce ad adempiere ai suoi obblighi con grande ritardo, ma dopo il naufragio di Cutro e con gli sbarchi che si erano fatti quotidiani ha deciso di abdicare. Il risultato è stato che migliaia di profughi, o presunti tali, appena sbarcati hanno preso la via della Svizzera, non con l’intenzione di rimanerci, ma con la volontà di raggiungere l i Paesi del Nord Europa. Normalmente i profughi sarebbero stati riconsegnati dalle autorità elvetiche alla polizia italiana, ma per effetto della sospensione degli accordi di Dublino il loro ritorno non è stato possibile e gli svizzeri, nell’impossibilità di rispedirli indietro, non li hanno ostacolati nel loro cammino verso la Germania. Almeno questa è l’accusa dei cristiano-democratici tedeschi che accusano la Svizzera di aver favorito l’invasione di siriani, afghani e turchi che non sanno letteralmente più dove mettere. Nei primi quattro mesi dell’anno le richieste di asilo hanno toccato quota 100mila, ai quali vanno aggiunti un milione di rifugiati ucraini, così Berlino minaccia di prendersela con Berna che ha abdicato ai suoi controlli. Al Bundestag, il parlamento federale tedesco, è stata avanzata la richiesta di ripristinare i controlli fissi alla frontiera con la Svizzera, un po’ come era accaduto nel 2015 alla frontiera con l’Austria. La proposta - sostenuta dal partito di estrema destra AFD - non è passata, ma i cristiano-democratici non demordono.