Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)
Brescia, 16 luglio 2015 - I finanzieri del Comando provinciale di Brescia hanno arrestato tre persone nell'ambito di un'operazione antiriciclaggio da loro chiamata "Laguna", perché interessa la zona del lago d'Iseo. Tra loro c'è anche il presidente del Darfo calcio, formazione bresciana che milita nel campionato di Eccellenza. Gezim Sallaku, albanese di origine ma da anni in Italia, era già stato arrestato nei mesi scorsi per un'altra inchiesta della procura di Brescia. Notificate anche 7 misure di obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Con lo stesso provvedimento, il Gip di Brescia ha disposto il sequestro di beni per un valore complessivo di 8 milioni di euro, tra società, immobili, autovetture e somme di denaro. Eseguite 30 perquisizioni nelle province di Brescia, Bergamo, Milano, Vercelli e La Spezia. Gli indagati devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, riciclaggio, reimpiego di denaro di provenienza illecita, bancarotta fraudolenta, trasferimento fraudolento di valori, reati contro la pubblica amministrazione.
Nel frattempo è stato diffuso un comunicato della società Darfo Boario che spiega come i fatti constati al presidente "non riguardino U.S. Darfo Boario: pertanto le nostre attività di programmazione estiva proseguono regolarmente". "La società, nella figura del vicepresidente, dei dirigenti e dei suoi collaboratori - è scritto sul sito della società -, prende atto dell'accaduto ed esprime la massima fiducia nell'operato della Giustizia affinché si possa far luce su eventuali reati commessi». «Si sottolinea, in particolare, che la Prima Squadra e tutte le squadre del settore giovanile sono già state iscritte ai rispettivi campionati per la stagione sportiva 2015/2016», assicura il Darfo Boario.