Brescia, sgominata gang: ventenni rapinavano felpe e cellulari a coetanei

Tra le vittime dei furti anche un disabile di 27 anni

Finito l'incubo per alcuni adolescenti

Finito l'incubo per alcuni adolescenti

Brescia, 25 maggio 2018 - In manette questa volta sono finiti in due: un ragazzo di origine ghanese del 1997 finito in carcere e un 20enne del Burkina Faso che invece si trova agli arresti domiciliari. I due ragazzi sono accusati di avere messo a segno due rapine, tra la fine del 2017 e i primi mesi del 2018, in città a danni di coetanei presi di mira tra la gente. I carabinieri della stazione di piazza Tebaldo Brusato, a una settimana dall’intervento dei colleghi della polizia Locale di Brescia che avevano arrestato un altro 20enne di origine africana (due le rapine che gli sono state contestate, una ai danni di un ragazzo di 27 anni disabile), sono intervenuti ieri mattina eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare disposta dal gip Alessandra Di Fazio su richiesta del sostituto procuratore Ambrogio Cassiani.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti i due stranieri, con loro ci sarebbero stati altri ragazzi, il 7 dicembre dello scorso anno in via Gambara avrebbero accerchiato un ragazzo italiano. La vittima sarebbe stata colpita con un pugno al volto (in mano l’aggressore avrebbe tenuto un mazzo di chiavi così da rendere ancora più devastante l’impatto), una ventina i giorni di prognosi,che sarebbe servita per tramortirlo così da portargli via il telefono cellulare.

La seconda rapina contestata alla coppia di giovani delinquenti sarebbe avvenuto lo scorso 1 maggio in via Raffaello, quartiere S. Polo in città. I due ragazzi stranieri nei pressi della stazione della metropolitana avrebbero affrontato la loro vittima costringendola a consegnargli la felpa e il telefono cellulare, Il tutto condito da minacce e violenze. Subito dopo la rapina i due aggressori, grazie alla denuncia fatta dalla vittima in questura, erano stati individuati nei pressi della stazione ferroviaria di Brescia e denunciati a piede libero.

Ieri mattina i carabinieri sono andati a prelevarli presso le loro case. Per uno si sono aperte le porte del carcere cittadino di Canton Mombello, per l’altro invece il gip ha disposto i domiciliari. Nei guai a breve potrebbero finire anche gli altri ragazzi che hanno partecipato ai colpi. La Procura di Brescia sta infatti cercando di individuare tutti gli altri componenti delle bande di giovanissimi che negli ultimi mesi soprattutto in centro storico hanno preso di mira coetanei rapinandoli.