![Le associazioni ambientaliste denunciano il conflitto tra la Riserva del Sebino e un'azienda privata, criticando la caccia illegale. Le associazioni ambientaliste denunciano il conflitto tra la Riserva del Sebino e un'azienda privata, criticando la caccia illegale.](https://www.ilgiorno.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/ZWY1YjBhZjktMjZiMy00/0/torbiere-una-donazione-contestata.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Le associazioni ambientaliste denunciano il conflitto tra la Riserva del Sebino e un'azienda privata, criticando la caccia illegale.
Le associazioni ambientaliste protestano contro la decisione del consiglio di gestione uscente della Riserva Naturale delle Torbiere del Sebino, che sarà rinnovato dopo la metà di dicembre.
"Risulta lapalissiano lo stridente conflitto tra una riserva naturale di valenza europea dove vita e biodiversità sono alla base della mission istituzionale ed una azienda privata che produce mezzi per uccidere questa vita e questa biodiversità, soprattutto in un’area dove la pressione venatoria, lecita e non, ha negli ultimi decenni devastato ambiente, fauna selvatica e intimidito con fucilate i visitatori – affermano dalla Lac e da altre 17 associazioni ambientaliste –. Ed anche considerato l’attuale periodo storico.
Nello specifico, su questo sito di interesse comunitario ancora senza vigilanza, persiste una forte pressione venatoria considerando che sull’immediato confine e illecitamente, anche dentro i confini della Riserva, ogni anno viene praticata la caccia vagante, come confermato anche quest’anno da diversi interventi di polizia che hanno identificato la solita situazione di bracconaggio a danno di specie anche particolarmente protette".
Dalla Riserva sottolineano che Beretta farà un dono all’Ente. "Non vi è nessuna convenzione con Beretta e nessun costo per l’Ente – spiega il presidente Flavio Bonardi (nella foto) – l’azienda della Valtrompia ci donerà divise per i dipendenti e collaboratori, che quotidianamente lavorano all’aperto, con il logo della Riserva. Senza entrare in altre questioni riceviamo ben volentieri il dono di un’azienda bresciana. Per noi è un modo di garantire migliori condizioni lavorative ai nostri dipendenti".