BEATRICE RASPA
Cronaca

Brescia, Prefettura occupata: sei condanne

Nel 2014 la clamorosa protesta di "Diritti per tutti" in favore di un rifugiato bisognoso di assistenza. Sei le assoluzioni

Umberto Gobbi di "Diritti per tutti"

Brescia, 30 ottobre 2019 - Occupano l'atrio della Prefettura per ottenere assistenza sanitaria per un rifugiato con problemi di salute, finiscono a processo in 12 e in sei vengono condannati a pene tra quattro e sette mesi, in sei assolti tout court. E' di martedì l'epilogo giudiziario della protesta attuata dagli attivisti di Diritti per tutti, il 5 febbraio 2014, quando in Broletto si presentarono una cinquantina di persone, poi sgomberate dalla Polizia. La vicenda aveva fatto scattare denunce a raffica per una serie di reati, dalla resistenza all'oltraggio, dalla manifestazione non autorizzata all'invasione di edificio.

Per il pm Antonio Bassolino gli unici reati sussistenti erano resistenza e a vario titolo oltraggio, e andavano condannati (dai 6 agli 8 mesi) solo i sei organizzatori del blitz, tutti gli altri invece meritavano l'assoluzione. Una ricostruzione accusatoria accolta dal giudice, Maria Chiara Minazzato, che ha inflitto pene dai quattro ai sette mesi per sei imputati (a due senza sospensione con la condizionale) e assolto chi si era limitato a partecipare.

"Quel ragazzo che cercavamo di aiutare aveva tentato il suicidio più volte – spiega il referente di Diritti per tutti Umberto Gobbi, condannato a 4 mesi -. Alla fine siamo riusciti a sistemarlo adeguatamente. Dunque se per ottenere questo risultato è servito alzare la voce, ben vengano le condanne". Gli avvocati Sergio Pezzucchi e Manlio Vicini pensano già all'impugnazione in appello