
Piombo pericoloso anche a basse concentrazioni: caos normativo in arrivo per le imprese bresciane. L’allarme arriva da Confapi Brescia...
Piombo pericoloso anche a basse concentrazioni: caos normativo in arrivo per le imprese bresciane. L’allarme arriva da Confapi Brescia che parla di un rischio delocalizzazione, a causa dell’entrata in vigore del Regolamento europeo Clp (Classification, Labelling and Packaging) dal 1° settembre, che avrà ripercussioni sui produttori di leghe di ottone contenenti piombo, utilizzate in numerose applicazioni industriali e tecniche, dall’idraulica alla meccanica di precisione. Il piombo, secondo la nuova classificazione, sarà considerato pericoloso per l’ambiente anche a basse concentrazioni (0,025% per le polveri, 0,25% per il metallo massivo); molti materiali verranno inquadrati, quindi, come merci pericolose per l’ambiente da trasportare secondo stringenti prescrizioni.
Le aziende dovranno anche nominare un consulente Adr ed erogare formazione certificata per il personale: i rincari sono assicurati. "Per molte aziende, soprattutto quelle piccole e medie, questo scenario complicato rischia di causare una serie di costi crescenti – commenta Pierluigi Cordua (nella foto), presidente Confapi Brescia – senza che necessariamente si giunga a una maggiore sicurezza o sostenibilità ambientale. Si rischia di alimentare un processo di de-industrializzazione o delocalizzazione della produzione". Secondo il presidente, "non è sostenibile trattare allo stesso modo un fusto di rifiuti tossici liquidi e un carico di trucioli di ottone in cassone chiuso, solo perché entrambi contengono piombo". In definitiva "serve una riflessione più pragmatica e sostenibilità applicativa". F.P.