MILLA PRANDELLI
Cronaca

Pioggia e vento, notte da incubo in Valle Camonica

Smottamenti, esondazioni e alberi caduti Tre frazioni raggiungibili solo dai residenti

di Milla Prandelli

Notte difficile per Ponte di Legno e l’Alta Valle Camonica, dove tra giovedì e venerdì le violente piogge e i forti venti hanno causato frane e smottamenti, la caduta di alberi e diversi allagamenti ed esondazioni, tra cui quella del torrente Arcanello, uscito dalla sua sede a Case di Viso e a Pontagna.

A Case di Viso il primo dei rami del fiume Oglio, che scende dal Corno dei Tre Signori, ha causato danni ingenti, allagando alcune abitazioni e arrivando a lambire il rifugio Ercavallo. La situazione registrata a Pontagna è stata meno problematica. Disagi si sono verificati pure lungo la Provinciale del Gavia, con una frana. Per questo motivo l’accesso al traffico è stato interdetto. È chiusa anche la strada Tonalina che conduce a Case di Viso a partire dalla strada che da Ponte di Legno conduce al passo del Tonale. In questo caso si sono registrati alcuni smottamenti e la caduta di alcuni alberi. L’area colpita, oltretutto, era già stata seriamente danneggiata dalla tempesta Vaia nel 2018 e dunque in sofferenza, specie sul versante sinistro rispetto all’abitato di Pezzo di Ponte di Legno. Il Comune, ieri mattina, ha comunicato che la stessa Pezzo e le frazioni di Precasaglio e Zoanno saranno raggiungibili in automobile solo dai residenti. Per tutti gli altri il traffico veicolare è bloccato; si può però arrivare a piedi.

A intervenire sono stati i vigili del fuoco del distaccamento di Darfo Boario Terme e i volontari delle varie stazioni della Valle Camonica, coadiuvati dalla Protezione civile. Gli interventi sono stati decine. Un uomo è addirittura restato bloccato nella propria vettura, circondata dall’acqua. Le cantine, le autorimesse e in piani interrati che si sono riempiti di acqua sono stati decine.

Danni si sono registrati in tutto il territorio del comprensorio Adamellino, circa fino a Sonico. L’assessore regionale alla Protezione civile Pietro Foroni si è messo in contatto con tutti i sindaci della zona e specie con quelli delle località più colpite, tra cui non mancano anche centri della vicina Valtellina. "I tecnici hanno effettuato un sopralluogo – ha spiegato Foroni – che servirà a valutare i danni e le modalità di pronto intervento per il ripristino della sicurezza del territorio e della popolazione. La Regione monitora con attenzione la situazione e le opere di somma urgenza che saranno finanziate integralmente per garantire il ritorno alla normalità in tempi brevi".

Intanto ieri, anche grazie al lavoro dei residenti, i centri storici sono stati ripuliti dal fango e dai detriti. I torrenti e specie l’Arcanello, il Narcanello e il Frigidolfo sono rimasti in piena e di conseguenza l’Oglio.