Brescia, 28 maggio 2025 – Duro colpo alla microcriminalità da parte delle Forze dell’ordine bresciane che stanno lavorando in piena sinergia. Un’operazione congiunta dei carabinieri e della Polizia di Stato questa mattina ha portato all’esecuzione di sei misure cautelari in carcere e a numerose perquisizioni effettuate nell’ambito di un’indagine sulla criminalità giovanile. Il coordinamento spetta alla Procura della Repubblica di Brescia.

L’attività, scattata all’alba, è il risultato di mesi di indagini condotte dalla Compagnia Carabinieri di Brescia, dalla Squadra Mobile e dalla Polfer e riguarda sei giovani tunisini, tra i 18 e i 22 anni, accusati di una serie di reati contro il patrimonio e la persona. I reati per cui i sei giovani di origini straniere, tutti orbitanti nel bresciano, sono stati commessi quest’anno, tra gennaio e marzo sia ai danni di giovani sia di adulti.
I sei malviventi avrebbero compiuto una lunga serie di violente rapine ai danni di persone, anche minorenni che passavano nella zona della stazione anche usando dello spray al peperoncino. Nella maggior parte degli episodi, le modalità sarebbero state simili: la vittima veniva avvicinata con una banale scusa, per poi chiederle di consegnare cellulare, portafogli o oggetti preziosi indossati. Spesso, al rifiuto della vittima, gli indagati avrebbero reagito violentemente cagionando delle lesioni anche gravi.
A carico di sei degli arrestati, il Questore della provincia di Brescia ha anche adottato un proprio autonomo provvedimento di divieto di accesso all’area della stazione ferroviaria, della durata di un anno, in applicazione delle recenti novità legislative introdotte dal decreto sicurezza nei confronti di coloro che siano stati denunciati o condannati per delitti contro la persona o contro il patrimonio commessi all’interno delle aree citate. Il provvedimento eseguito è stato emesso sulla scorta degli elementi probatori allo stato acquisiti, ragione per cui sussiste la presunzione di innocenza sino alla definitività del giudizio.
Gli arresti di stamani confermano l’attenzione delle forze dell’ordine e del Tribunale sul fenomeno della microcriminalità giovanile, già da tempo sotto i riflettori e da tempo attentamente monitorata. Nello scorso mese di marzo, in una differente operazione, i poliziotti della squadra mobile di Brescia hanno eseguito sei misure cautelari in carcere e una agli arresti domiciliari nei confronti di sette giovani accusati di tentato omicidio, rapina, lesioni e minacce aggravate, rissa, violenza privata e danneggiamento. In quel caso i crimini erano stati commessi nella zona della stazione ferroviaria, in centro e in prossimità di alcuni locali. In quel caso i fermati erano italiani e nordafricani