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Palestra occupata all’Antonietti Il Comune di Iseo si dissocia ma ora promette spazi idonei

Spazi idonei per l’attività motoria dei ragazzi e per il Basket Iseo: il Comune si impegna a trovarli al più presto, ma prende le distanze dalla protesta degli studenti dell’istituto ‘Antonietti’ di Iseo. I ragazzi mercoledì avevano occupato la palestra della scuola, destinata a tornare ad essere hub vaccinale da metà dicembre, per poter garantire le linee vaccinali necessarie nell’Asst Franciacorta, oltre all’hub di Chiari già attivo. Una beffa, secondo i ragazzi, secondo cui sarebbe necessario trovare spazi diversi da quelli della palestra scolastica, per non contrapporre diritto alla salute e diritto allo studio. "Mi dissocio da questa manifestazione - commenta Marco Ghitti, sindaco di Iseo - chi manifesta non capisce quale è la gravità della situazione in questo momento, è necessario vaccinare per evitare che un’altra ondata, causata dalle nuove varianti, ci blocchi ancora. In consiglio comunale ho dichiarato che insieme al preside Diego Parzani dell’Istituto Antonietti stavamo trovando delle soluzioni alternative per l’attività motoria dei ragazzi. Nei prossimi giorni spero di risolvere anche il problema del basket Iseo". Sul caso è intervenuto anche Guido Bertolaso. "Voglio dire a questi ragazzi che si stanno tirando la zappa sui piedi da soli – ha sottolineato il consulente per la campagna vaccinale di Regione Lombardia - manifestare in questo momento è inopportuno, si rischia il diffondersi dell’epidemia e così poi la chiusura delle scuole. A chi mi ha chiesto se era necessario riaprire l’hub di Iseo dico che non solo era necessario ma fondamentale. L’hub di Iseo ha funzionato perfettamente quando lo abbiamo gestito durante i mesi passati. É strategico, baricentrico, la situazione è questa dobbiamo vaccinare subito perciò dobbiamo utilizzare quelli che sono i luoghi che hanno già dimostrato di funzionare. Non possiamo andare a inventare nuove realtà quando abbiamo la sicurezza che nell’hub di Iseo si vaccina a pieno ritmo secondo quelli che per noi sono i numeri che dobbiamo gestire quotidianamente".

Federica Pacella