MILLA PRANDELLI
Cronaca

Palazzolo, botto al bancomat : addio a 20mila euro

Assalto l’altra notte in via Zanardelli. Forse la banda . ci aveva già provato

di Milla Prandelli

Assalto allo sportello Bancomat dell’Istituto di Credito Valtellinese in via Zanardelli nella notte tra venerdì e sabato, attorno alle 24.30. A rompere la quiete del paese, già addormentato a causa del coprifuoco, una potente deflagrazione causata probabilmente dall’esplosivo inserito nello sportello automatico, preso di mira con il cosiddetto metodo della marmotta, che consiste nell’inserire polvere da sparo oppure gas, accendendo poi una miccia.

In questo caso la marmotta è stata posta sotto il punto di prelievo e fatta brillare alcuni secondi dopo, come suggerirebbero le immagini dei video di sorveglianza. L’esplosione è stata particolarmente forte, tanto da far tremare anche i muri sopra l’ufficio. Nella filiale si sono pure registrati diversi danni, tanto che non è ancora noto se domani potrà riaprire.

Nella cassa c’erano circa 20mila euro, presi dai malviventi, poi dileguatisi. Non è al momento chiaro quanti fossero, su che mezzo viaggiassero e se fossero italiani o meno. Non è escluso che sia la stessa banda che alcune settimane fa aveva già preso di mira invano lo sportello. La tecnica sarebbe molto simile. In quel caso però l’esplosione non avvenne. Non distante dal Credito Valtellinese nei mesi scorsi è stata messa a segno una rapina ai danni dell’ufficio postale. I malviventi si appropriarono di 200mila euro. In quel momento nella sede delle Poste c’erano solo i dipendenti, che vennero minacciati con pistole, martelli e spranghe. Al momento i rapinatori non sono ancora stati fermati. Avevano abbandonato la vettura usata per l’azione criminale nei pressi del cimitero della città dell’Ovest bresciano. In tutti i casi sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Chiari, coordinati dal tenente colonnello Carlo Passini. C’erano anche i militari della locale Stazione.

Ora si conta sulle immagini acquisite non solo dalle telecamere della banca, ma anche dall’impianto di videosorveglianza comunale e da quelli delle abitazioni e esercizi commerciali vicini. È presumibile che la banda sia fuggita verso le principali arterie stradali, dato che Palazzolo è ottimamente collegata a tutta la Lombardia.