
CERIMONIA Per il secondo anno il municipio di Ospitaletto ha dato il benvenuto ufficiale in società ai 140 diciottenni del paese regalando loro una copia della Costituzione, una trentina ha accolto l’invito del sindaco (Fotolive)
Brescia, 7 novembre 2015 - Della Costituzione conoscono sì e no i primi articoli, ma ora che sono maggiorenni promettono che la studieranno meglio. E adesso che il Comune gliene ha fornito una copia, non sono ammesse scuse. Per il secondo anno, il municipio di Ospitaletto ha voluto dare il benvenuto ufficiale in società ai 140 diciottenni del paese. Oltre una trentina quelli che hanno accolto l’invito. Ad attenderli, rappresentanti di varie associazioni e realtà del territorio. «Vogliamo stimolare i ragazzi alla vita della collettività», ha spiegato Chiara Raza, consigliere delegato alle politiche giovanili. «La sintesi di questa giornata sta nella consegna della Costituzione – aggiunge il sindaco Giovanbattista Sarnico – che non deve restare un insieme di parole scritte, ma deve essere vissuta nella comunità». Per ora, pochi sono quelli che ammettono di conoscerla, visto che a scuola si studia poco. «Però è sicuramente importante leggerla – ammette Davide Buffoli – soprattutto ora che siamo diventati maggiorenni». Tutti sono felici di poter votare, ma si rendono conto che questo non è l’unico modo con cui sentirsi cittadini.
«Voglio prendermi delle responsabilità, anche se sono ancora giovane – sottolinea Federica Vezzoli – per questo, da un anno faccio volontariato nella Croce Verde. E’ molto gratificante sentirsi dire grazie anche per le piccole cose. Ora a scuola stiamo studiando il ‘900 e mi rendo conto di quante cose non so, che pure influenzano la quotidianità». Se dovesse scrivere un articolo della Costituzione Federica Gazzoli cambierebbe qualcosa sulla scuola. «Da grande vorrei fare l’insegnante di storia dell’arte – racconta – le superiori non mi piacciono molto, invece vorrei già andare all’università, per poter studiare quello che mi piace. Ecco perché cambierei qualcosa nel sistema dell’istruzione». Silvia Ladiscopia, neo diciottenne, sogna invece di diventare avvocato.
«La Costituzione dovrò conoscerla per forza – scherza – intanto, voglio comunque iniziare a partecipare alla vita della comunità e dare il mio contributo, facendo volontariato. A breve inizierò il corso per entrare nella Croce Verde». Non fa volontariato, ma ora che ha spento le 18 candeline si sente più responsabile Kwame Adupoku Omusu, originario del Ghana. «Diventare maggiorenni significa avere più diritti ma anche più doveri. Sicuramente studierò la Costituzione». Quanto al loro futuro, i ragazzi sono tutto sommato ottimisti sul trovare un impiego. A dare uno stimolo in più, le testimonianze di due concittadini che ce l’hanno fatta: Riccardo Reboldi, imprenditore, e Giuse Legrenzi, giornalista di Rtl 102.5. «A questi ragazzi – commenta Legrenzi – dico di non lasciarsi scoraggiare, ma di agire per raggiungere i propri obiettivi». «E’ fondamentale la ricerca continua della felicità», il messaggio di Reboldi.
di FEDERICA PACELLA