Brescia, 12 marzo 2024 – Dopo circa tre mesi, nell’ambito dell’inchiesta del pubblico ministero Carlotta Bernardini, i carabinieri hanno fermato sei cittadini di nazionalità indiana, residenti in provincia di Brescia e regolari sul territorio nazionale, ritenuti presunti responsabili dell’omicidio aggravato dalla premeditazione e dalla crudeltà di Ranjit Singh, 51enne di origini indiane, commesso la notte del 24 dicembre 2023, in un parcheggio di via Milano a Brescia. Altre sei persone sono indagate per favoreggiamento.
Sei fermati
Stando alle indagini, sono sei le persone fermate: il mandante – un grosso imprenditore edile della Bassa, classe 1976 – e cinque esecutori materiali, giovani tra i 20 e i 30 anni. La procura di Brescia contesta loro l’omicidio di Ranjit Singh con le aggravanti della premeditazione e della crudeltà.
Sei indagati
Contestualmente, sono state eseguite anche perquisizioni personali e locali disposte dalla autorità giudiziaria nei confronti di altri 6 cittadini di nazionalità indiana, sempre residenti in provincia, indagati nel medesimo procedimento penale, in quanto ritenuti presunti responsabili di aver favorito i fermati eludendo le indagini e fornendo sostegno logistico per il loro temporaneo trasferimento all'estero subito dopo l'omicidio.
La dinamica e le armi
Le indagini avviate nell'immediatezza dell'omicidio a cura del nucleo investigativo e della sezione operativa del norme di Brescia hanno consentito di ricostruire la dinamica dell'omicidio, stabilendo tempi e modalità dell'agguato, tipologia delle armi bianche utilizzate, spostamenti e vie di fuga degli autoveicoli impiegati.
La fuga all’estero
Ma è stato anche possibile identificare cinque fermati come i presunti autori materiali dell'efferato omicidio e accertare che dopo il delitto fossero fuggiti all'estero al fine di eludere le investigazioni, salvo poco dopo ritornare in Italia.
Il movente
Infine, le indagini hanno ricostruito il movente in una vendetta ordita dal presunto mandante nei confronti della vittima ritenuta responsabile degli incendi dolosi di tre automezzi di sua proprietà, occorsi il 17 dicembre 2023. Gli incendi sarebbero a loro volta riconducibili a dissidi di natura lavorativa ed economica tra i due.