
A breve saranno assegnati i lavori
Due cordate internazionali per il tram di Brescia, mentre la Loggia guarda già alla seconda linea. Dopo l’approvazione in consiglio comunale del progetto definitivo lo scorso 24 giugno, Brescia Mobilità ha bandito la procedura aperta per l’affidamento della progettazione esecutiva, dell’esecuzione dei lavori e della fornitura del materiale rotabile. Alla gara per l’appalto integrato, scaduta il 30 ottobre scorso, hanno partecipato due raggruppamenti temporanei di concorrenti.
Il primo è RealTram, con mandataria la Vezzola S.p.A. di Lonato e mandanti A.B.P. Nocivelli S.p.A. di Castegnato, Costruzioni Linee Ferroviarie S.p.A. di Bologna, F.L. Costruzioni & Autotrasporti s.r.l. di Capriano del Colle, Ing. De Aloe Costruzioni s.r.l. di Brescia, Rail Diagnostics S.p.A. di Milano, Mer Mec Ste s.r.l. di Genova e Bozankaya Otomotiv Makina Imalat Ithalat Ve Ihracat Anonim Sirketi di Ankara (società turca che ha collaborato alla realizzazione del tram di Napoli).
Il secondo raggruppamento ha come mandataria la Manelli Impresa S.p.A. di Monopoli e Alstom Ferroviaria S.p.A. di Savigliano, Alstom Transport S.A. di Saint-Ouen-sur-Seine, Hitachi Rail STS S.p.A. di Napoli (mandanti). La società giapponese (Hitachi), in particolare, è la stessa che ha acquisito la Ansaldo Breda, a Brescia nota per aver realizzato la metropolitana. I francesi di Alstom hanno invece firmato i treni ad alta velocità italiani. Come spiegato dal vicesindaco e assessore alla Mobilità del Comune di Brescia, Federico Manzoni, ora è in corso la valutazione delle offerte da parte della commissione esaminatrice: sarà comunque una di queste cordate che firmerà il contratto entro il 31 marzo per un appalto di circa 320 milioni di euro.
I lavori potrebbero partire in autunno, mentre, se tutto va bene, la prima corsa del tram potrà avvenire nella primavera del 2030. Nel frattempo procede l’iter per gli espropri: sono 289 le proprietà interessate tra confische ai fini pubblici, occupazioni temporanee di cantiere e servitù per ganci, per circa 8,6 milioni di euro di indennizzi stimati. Quanto alla seconda linea, che collegherebbe Violino e Sant’Eufemia, la Loggia è pronta a presentare il progetto per il finanziamento ministeriale, col bando che scadrà il 30 maggio.
Federica Pacella