FEDERICA PACELLA
Cronaca

Mostra sul Rinascimento: "Successo oltre i numeri"

Comune e Fondazione Brescia Musei replicano alle critiche di Fratelli d’Italia: nessun buco nei conti, oltre 25mila ingressi e un’eredità incalcolabile.

Comune e Fondazione Brescia Musei replicano alle critiche di Fratelli d’Italia: nessun buco nei conti, oltre 25mila ingressi e un’eredità incalcolabile.

Comune e Fondazione Brescia Musei replicano alle critiche di Fratelli d’Italia: nessun buco nei conti, oltre 25mila ingressi e un’eredità incalcolabile.

Nessun “buco“, visitatori oltre quelli preventivati e, soprattutto, un lascito culturale che valorizza il patrimonio materiale e immateriale di Brescia. Così Fondazione Brescia Musei e Comune replicano alle critiche di Fratelli d’Italia, secondo cui la grande mostra sul Rinascimento (dal 18 ottobre al 16 febbraio) sarebbe stato un flop, con 25.798 ingressi (di cui 19.143 paganti) a fronte di un costo di oltre un milione. "Polemiche pretestuose – ha replicato la sindaca Laura Castelletti –. Con il cda della Fondazione c’è piena sintonia a condivisione degli obiettivi di politica culturale. La cultura non è questione di quantità, i numeri possono essere un mezzo ma non contano solo gli ingressi".

La Fondazione precisa che il mandato ricevuto dall’amministrazione, e condiviso dal cda, è la valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale. "Tutte le attività che mettiamo in atto – spiega la presidente Francesca Bazoli – servono a raggiungere questo obiettivo e questo è il significato di una mostra come quella del Rinascimento. La mostra ha creato l’idea che Brescia, per quei 40 anni, è stata una fucina del Rinascimento, che la città aveva una profondità e capacità di innovazione nel pensiero filosofico, teologico, che ha dato vita allo sviluppo dei successivi 500 anni. D’ora in poi non si potrà più pensare in modo diverso il ’500 bresciano. I 30mila visitatori di mostra, chiese, eventi privati sono poca cosa? A noi, come fondazione, tocca costruire cultura".

Quanto ai costi, la copertura del Comune è stata di 200mila euro, il 20% del totale. "Non c’è nessun buco, il preventivo è uguale al consuntivo. Il pericolo in Italia è la mercificazione del prodotto culturale: noi siamo in ottica diametralmente opposta". A sottolineare l’eredità della mostra, al di là dei visitatori (60mila considerando tutti gli eventi) è stato il direttore Stefano Karadjov, che ha ricordato pubblicazioni, relazioni con altre istituzioni culturali, nuovi sostenitori che hanno poi contribuito al restauro di opere, itinerari culturali anche in provincia. "Abbiamo pienamente raggiunto gli obiettivi interni – conclude Karadjov – anche sul fronte dei visitatori, che avevamo preventivato in 23mila. La mostra è stata uno straordinario strumento di crescita per la cultura di questa città".