FRANCESCA UBERTI
Cronaca

Morte sospetta, la famiglia attacca

Debora, 33 anni, e il bimbo in grembo smettono di vivere pochi giorni prima del parto. Dopo la prima archiviazione i genitori chiedono nuove indagini

Un ospedale

Brescia, 20 luglio 2016 - Debora Mor, 33 anni, muore all’ottavo mese di gravidanza, il 6 ottobre 2010, per arresto cardiaco. I genitori Tiziana Donzelli e Alessandro Mor, dopo 6 anni continuano a cercare le motivazione e a chiedere giustizia. Debora è affetta da cardiomiopatia, dall’età di 16 anni: la parete del suo cuore misura 22 millimentri e sa che dal momento in cui fosse rimasta incinta avrebbe dovuto essere seguita da un cardiologo oltre che dal ginecologo. Il 28 luglio il cardiologo che l’ha in cura la visita e ritiene che la paziente stia bene e, non dovendo esporsi a stess adrenalinici, consiglia un’epidurale per il parto.

Negli ultimi mesi di gravidanza la situazione della paziente però peggiora. Siamo al 25 agosto quando Debora fa un ulteriore ecocardiogramma il risultato rivela un inspessimento della parete del cuore che è passato da 22 millimetri a 45, diventa quindi d’obbligo un parto cesario. Il 20 settembre la paziente si presenta insieme ai genitori dalla ginecologa che fissa il cesario al 5 novembre per indicazione cardiologica in quanto è presente una marcata ipertrofia settoriale, nella visita viene inoltre riscontrato alla paziente il polso aritmico. In attesa del parto, Debora rimane a riposo presso la sua abitazione.

Sono le prime ore del mattino del 6 novembre 2010 quando il compagno della ragazza chiama i familiari avvertendoli che Debora ha perso conoscenza. La ragazza viene trasferita in ospedale dove muore insieme alla bambina che porta in grembo. Il referto dell’autopsia evidenzia l’ingrossamento del cuore che ha causato il decesso. Non essendo stati messi al corrente della gravità della situazione della figlia, nel 2012 i genitori sporgono querela verso ignoti, ma in base alla perizia fatta da un collegio di medici, tutto viene archiviato.

I genitori di Debora decidono così nel 2015 di esporre un’altra querela questa volta verso noti. Il pm Nocerino chiede l’archiviazione in quanto il dottor Cirielli, che stila la seconda perizia, non evidenzia scorrettezze mediche. Ma i genitori di Debora sostengono non si sia calato nella fattispecie del caso e inoltre che non sia stato valutato l’operato dei medici. I genitori di Debora e l’avvocato Anna Ferraris saranno quindi in udienza davanti al Gup domani alle 10.45 per opporsi alla richiesta di archiviazione ritenendo opportune delle indagini suppletive. In corso di istruttoria il procedimento civile curato dall’avvocato Federico Aglietta.