Monno: sei pecore sbranate. Sono stati i lupi, un orso o i cani randagi?

Gli ovini erano in un’area recintata con fili elettrici che però da una parte è sprovvista di protezione. Campioni di tessuto inviati in laboratorio per capire quale predatore sia entrato in azione

Allevatore con un gregge di pecore

Allevatore con un gregge di pecore

Monno – Sei pecore sono state uccise la scorsa notte a Monno, in località Montù. Gli animali erano all’interno di un’area recintata con fili elettrici, che però da una parte è sprovvista di protezione perché confina con un ruscello. A scoprire i fatti è stato il loro proprietario Francesco Mossini, che già lo scorso anno si era visto uccidere 11 ovini.

I rilievi dei forestali

Sul posto si sono recati i carabinieri forestali di Edolo, che hanno effettuato rilievi e raccolto reperti per capire se il gregge sia stato attaccato da lupi o da un orso. Tutti i campioni saranno mandati in laboratorio per capire che tipo di grande predatore sia entrato in azione oppure se si possa trattare di cani inselvatichiti.

L’ipotesi più accreditata è che i colpevoli siano lupi, dato che tra Valtellina e Valcamonica, e dunque anche nell’area del Mortirolo e delle località montane sopra Monno, vive il branco stanziale del Tonale. Vi sono anche diversi esemplari che si muovono singolarmente. L’unica possibilità per proteggere le bestie da allevamento tra cui capre, pecore e bovini è non solo usare recinti elettrificati, ma dotarsi di cani da guardiania e nello specifico di pastori maremmani, che sono fedelissimi al loro gregge e presenti giorno e notte.

Il nodo risarcimenti

L’agricoltore nelle scorse ore si è lamentato della lentezza e inadeguatezza dei risarcimenti richiesti a Provincia e Regione.

A intervenire per i controlli possono essere i carabinieri forestali o la polizia provinciale, sempre disponibili ad aiutare gli allevatori a compilare carte e stilare richieste che, normalmente, vengono esaudite anche se in tempi particolarmente lunghi. La Polizia Provinciale, se allertata, provvede ad effettuare quanto prima possibile i sopralluoghi, le operazioni di rilievo ed accertamento per poter anche attivare le procedure regionali di risarcimento danni.

In caso di avvistamento di esemplari è possibile allertare la Polizia Provinciale ai numeri 0303748000 oppure 0303748011. I carabinieri possono essere allertati tramite il numero di emergenza 112.