Brescia, 29 settembre 2024 – Al suo arrivo in pronto soccorso era in condizioni disperate, per quello che è stato inizialmente classificato come un aneurisma. Le speranze di tenerla in vita sono ben presto sfumate, nonostante un intervento d’urgenza: troppo gravi i danni cerebrali riportati in seguito all’evento. Morte naturale? Potrebbe essere.
I magistrati della procura di Brescia, però, vogliono togliersi ogni dubbio sulla scomparsa di Carmela Girasole, una maestra di scuola elementare di 45 anni, deceduta in ospedale dopo essere arrivata nel posto di primo soccorso in condizioni disperate, accompagnata dal compagno, un uomo di origini magrebine che viveva con la donna in un appartamento in città.
I sospetti
Dai primi referti pare che la donna sia morta a causa di un aneurisma ma il pubblico ministero di Brescia Francesco Carlo Milanesi ha disposto l'autopsia per valutare se lo stesso aneurisma non sia dovuto a traumi precedenti. Da qui l'apertura del fascicolo con l’accusa di omicidio preterintenzionale, al momento senza indagati.
La 45enne era già stata almeno altre tre volte in ospedale per dolori alla testa e in un caso avrebbe riferito di essere anche caduta. Ad avvertire la Polizia sul caso della maestra sono stati i medici del pronto soccorso quando hanno preso in carico la paziente, subito sottoposta ad intervento chirurgico e poi trasferita nel reparto di Rianimazione dove è morta.
La segnalazione
E proprio il fatto che sia stato il personale medico a segnalare alle forze dell'ordine la vicenda fa pensare a chi indaga che qualcosa di anomalo fosse emerso fin da subito. Il pm titolare dell'inchiesta ha chiesto al medico legale che venga accertata l'eventuale presenza di lividi sul corpo dell'insegnante.
Per i poliziotti è stato impossibile parlare con Carmela Girasole perché era già in sala operatoria quando sono arrivati in ospedale.