MILLA PRANDELLI
Cronaca

Lotta a droghe e dipendenze. Lautari lancia l’allarme Fentanyl

Appello al Governo dalla comunità che si attrezza contro il farmaco che ha già ucciso tanti americani

Lotta a droghe e dipendenze. Lautari lancia l’allarme Fentanyl

La Comunità Lautari, e il suo presidente Andrea Bonomelli, lanciano un appello alle istituzioni, come già fatto all’annuale festa del Toro, che celebra il lavoro degli staff e chi sceglie di curarsi, affinché lo Stato si metta in prima linea contro la droga, tra cui spiccano le “nuove“ sostanze come il Fentanyl, un potente farmaco che, in America ha causato migliaia di morti per overdose: da cura è diventato un malvagio e potente assassino, che trasforma i suoi consumatori in zombie. "Alla festa del Toro abbiamo parlato a lungo del problema e il presidente Ignazio La Russa ha detto che lo Stato c’è. Tra le tante cose di cui abbiamo discusso vi sono anche il Fentanyl e altri farmaci. È necessaria una maggiore attenzione alla somministrazione e sarebbe opportuno creare una banca dati delle prescrizioni di questo farmaco: quando e a chi, creando anche una stringente legge penale per i medici che prescrivono il Fentanyl, ma anche il metadone, senza giusta causa".

Alla Comunità Lautari, che è una delle pochissime in Italia a non ricevere sovvenzioni e a non fare pagare gli utenti, che qui entrano volontariamente e non sono mandati dai servizi, il team presieduto da Andrea Bonomelli, sempre supportato dalla moglie Ilaria Prandelli, si sta preparando all’eventuale arrivo di persone con dipendenza da Fentanyl, la cui assunzione ha conseguenze deleterie e la cui dipendenza è difficilissima da curare. "Ci stiamo preparando all’arrivo dei primi dipendenti da Fentalyn con tutti gli operatori dello staff educativo, ma anche con l’inserimento di nuove figure esperte e specializzate come psichiatri e infermieri – spiega Bonomelli - da sempre ci prepariamo alle nuove dipendenze, tra cui abbiamo persino quella da lockdown, che crea una depressione fortissima. Purtroppo ci stiamo muovendo mettendoci in coda all’America, come avvenne per l’eroina, alla dipendenza farmacologica, per trovare un escamotage - tra virgolette - legale, che non costi. Non parliamo solo del Fentalyn, comunque: ormai le droghe sono chimiche. Sono cambiate. Non parliamo più di eroina o cocaina pure, ma mischiate con tantissimo altro, persino il topicida". Da qui l’importanza dello psichiatra nella comunità. "Le nuove droghe danneggiano sempre più il ragazzo, creando lesioni al cervello.

Se teniamo conto che molti iniziano a drogarsi a 10-11 anni, pensate a come può ridursi una persona. Non solo. A Roma ho assistito a un evento organizzato dalla curia che ci ha spiegato il marketing delle nuove sostanze, che sono in confezioni colorate, allegre e con forte correlazione con le canzoni". Il problema è devastante, anche se a Lautari sono pronti. "Tutto purtroppo è accessibile a tutti – conclude Andrea Bonomelli – in particolare tramite il dark o deep web".