MILLA PRANDELLI
Cronaca

Isola ecologica a ridosso dell’Iseo: "Non è idonea? Date alternative"

SARNICO (Bergamo) A Sarnico si è scatenata una polemica poiché è prevista la realizzazione della nuova isola ecologica che servirà...

Il presidente di Legambiente Dario Balotta ha già raccolto 300 firme per chiedere al Comune un passo indietro sul progetto

Il presidente di Legambiente Dario Balotta ha già raccolto 300 firme per chiedere al Comune un passo indietro sul progetto

SARNICO (Bergamo)

A Sarnico si è scatenata una polemica poiché è prevista la realizzazione della nuova isola ecologica che servirà il paese e altre aree limitrofe. Sarà costruita su un terreno situato a sinistra della strada: tra lido Nettuno e i Cantieri Riva, in una zona dove attualmente in estate posteggiano i turisti. Nelle scorse ore Legambiente ha organizzato un flash mob per dire no all’edificazione della struttura in quell’area. "Non solo nella giornata di sabato si è svolta una manifestazione – ha spiegato Dario Balotta, presidente di Legambiente del Basso Sebino –, ma abbiamo raccolto anche 300 firme che abbiamo già consegnato al sindaco di Sarnico. Dai Cantieri Riva ci hanno detto che sono pronti a delocalizzare l’attività qualora la struttura venga realizzata e che lì vorrebbero realizzare il loro museo. Il Lido Nettuno perderebbe un centinaio di posti auto al servizio dei numerosissimi frequentatori nella lunga stagione estiva. Va rivista questa scelta, che appare più una soluzione idonea per la Servizi Comunali Spa che per l’ambiente e il territorio circostante".

La risposta di Servizi Comunali Spa non si è fatta attendere. "La prima amministrazione dell’ex sindaco Giorgio Bertazzoli, aveva individuato l’area per la realizzazione dell’isola ecologica attraverso un cambiamento nella destinazione d’uso di quell’area nel Pgt è stata il soggetto che ha deciso realizzarla, non noi – ha sottolineato l’amministratore delegato e direttore di Servizi Comunali, Enrico De Tavonatti –. Ci pare che la questione ora sia diventata uno strumento di dibattito politico e di interesse privato di chi ha immobili nell’area e che non vorrebbe questo luogo. Noi siamo una stazione appaltante, che esegue e non decide, non abbiamo interesse economico, politico o di altro tipo in merito. Se la nuova amministrazione avesse cambiato idea e volesse scegliere un nuovo posto, tramite i passi opportuni, noi saremo pronti ad attivarci in merito. Abbiamo già attivato un nostro legale che si occuperà della vicenda, di cui tanti hanno parlato senza sentire la nostra opinione".