REDAZIONE BRESCIA

Terrorismo, reclutatore Isis rimpatriato in Albania

Alban Elezi, albanese arrestato nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Brescia sul reclutamento di foreign fighters per l'isis e scarcerato dal Tribunale del Riesame, è stato rimpatriato con un volo partito da Linate

Combattenti dell'Isis (Olycom)

Brescia, 13 luglio 2015 - Alban Elezi, albanese arrestato nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Brescia sul reclutamento di foreign fighters per l'isis e scarcerato dal Tribunale del Riesame, è stato rimpatriato con un volo partito da LinateL' espulsione dal territorio nazionale, emessa dalla Prefettura di Brescia, è giunta al termine della vicenda processuale che ha visto l' uomo, ritenuto dagli agenti della Digos bresciana responsabile di reclutamento di foreign fighters, arrestato su ordine del gip di Brescia in Albania lo scorso 25 marzo e, nella giornata di venerdì, scarcerato dal Tribunale del Riesame per mancanza di indizi.

Ritenuto persona socialmente pericolosa, è stato rimpatriato coattivamente a Tirana. Si tratta di uno dei protagonisti dell' inchiesta 'Balcan', condotta dalla Digos di Brescia e che aveva portato alla luce una presunta organizzazione accusata di reclutare terroristi per l' Isis. Arrestato in Albania, il 25 marzo Alban Elezi è stato estradato in Italia e recluso dapprima nel carcere di Rebibbia a Roma e poi trasferito nel carcere Canton Mombello di Brescia. E' stato accusato del tentativo di arruolamento nelle fila dell' Isis di un giovane tunisino naturalizzato italiano, ora sottoposto alla misura della sorveglianza speciale da parte del Tribunale di Como. È inoltre ritenuto inoltre responsabile di aver reclutato in passato Anas El Abboubi, il cittadino marocchino di Vobarno (Brescia) partito per combattere in Siria a fianco dei guerriglieri dello stato islamico.

Alban Elezi da oggi nuovamente a Tirana dove ha chiesto agli agenti di arrivare «senza le manette ai polsi». Ad attenderlo nella capitale dello Stato delle aquile l' antiterrorismo albanese. Il provvedimento di espulsione gli vieterà comunque di poter accedere all' area Schengen almeno per i prossimi cinque anni.

«Si tratta di un'operazione che in termini di prevenzione va a ridurre il pericolo di insorgenze di ulteriori legami tra gruppi jihadisti attivi nei Balcani e cellule eventualmente presenti in Italia». Così il dirigente della Digos di Brescia Giovanni De Stavola commenta l'espulsione dall'Italia di Alban Elezi, l'uomo arrestato come presunto reclutatore di combattenti per l'Isis e rimesso in libertà venerdì scorso dal Tribunale del Riesame. «Per quanto riguarda il Riesame - ha detto De Stavola - si tratta di un altro ambito essendo un provvedimento amministrativo per il quale sono stati applicati gli strumenti giuridici previsti dall'ordinamento». Elezi è stato portato dalla Polizia italiana a Tirana dove è stato consegnato all' antiterrorismo albanese. Per il dirigente della Digos di Brescia si tratta di «un'operazione che rafforza l'azione di coordinamento internazionale del contrasto al terrorismo di matrice islamica portata avanti dagli organismi centrali ed in particolare dalla direzione centrale della Polizia di prevenzione».