BEATRICE RASPA
Cronaca

Crollo al parco acquatico. Tre rinviati a giudizio

Tre rinvii a giudizio (con inizio del processo previsto il 16 ottobre) e un proscioglimento per “non aver commesso...

Tre rinvii a giudizio (con inizio del processo previsto il 16 ottobre) e un proscioglimento per “non aver commesso il fatto”. Così si è conclusa ieri l’udienza preliminare per il crollo della palazzina “Torre delle vele” nel parco acquatico Le Vele a San Gervasio bresciano. Era l’8 agosto 2016, le 14,30. Nessuno rimase ferito, perché in quel periodo la torre era in disuso. La giustizia ha però fatto il suo corso e davanti al gup, Matteo Grimaldi, ieri sono comparsi Mauro Mancini, Ezio Stagnoli, Fabio Merici e Roberta Cremaschini, ovvero il progettista e direttore dei lavori di costruzione eseguiti nel 2007, l’amministratore dell’impresa che era stata incaricata delle opere, il tecnico che avrebbe redatto il certificato di idoneità statica dell’edificio crollato nove anni più tardi, ma anche la direttrice dei lavori eseguiti successivamente in seguito a una variante del 2010. Tutti rispondono di disastro colposo in concorso. Stando all’accusa, rappresentata in aula dal pm Donato Greco e supportata da una perizia quella torre fu realizzata con "materiali inidonei all’uso strutturale a causa dell’eccessiva percentuale di foratura e di malte non caratterizzabili". Per le difese, che avevano chiesto proscioglimenti, le ragioni del crollo in realtà non sono mai state individuate con precisione e in ogni caso non sarebbe possibile attribuire responsabilità per un evento che si verificò ad anni di distanza dalla costruzione della torre, in quel lasso temporale oggetto di varianti e cambi di destinazione d’uso. Il gup ha prosciolto solo Cremaschini. B.Ras.