Dalla siccità all’allarme esondazione: il lago d’Iseo è senza pace

Le piogge abbondanti di questi giorni hanno alzato i livelli delle acque in tutti i bacini regionali. L’agricoltura ora respira, ma la paura resta

Il luongolago del Sebino vicino all'esondazione

Il luongolago del Sebino vicino all'esondazione

Iseo (Brescia) – Se solo qualche giorno fa i grandi laghi lombardi erano decisamente a secco, tanto a secco da fare temere per la stagione irrigua, ieri la paura si è ribaltata, con il Sebino che è fuoriuscito dagli argini, almeno in alcune aree. Il secondo lago bresciano, difatti, ha toccato i 107,6 centimetri e solo per fortuna la pioggia durante la giornata si è fermata, anche se nuovi rovesci sono attesi per oggi, probabilmente a partire dal pomeriggio. E dopo il disastro in Romagna, l’allerta è alta.

Lungolago sott’acqua

A Iseo, ieri, nella zona del lido dei Platani, l’acqua invadeva parzialmente il lungolago e il piccolo porto vicino all’Ospedale Civile. La situazione rientrava nella normalità nella zona di Sassabaneck e a Clusane d’Iseo. Il sospiro di sollievo per l’agricoltura è lecito. "Si tratta però di un sospiro parziale – spiega Massimo Buizza, ingegnere, profondo conoscitore del lago d’Iseo ed ex direttore del Consorzio dell’Oglio – perché l’inverno siccitoso trascorso e la primavera inizialmente secca fanno pensare alla possibilità che se non dovesse piovere a giugno e luglio il lago scenderà rapidamente fino ai minimi livelli come successo già in altri anni".

Pioggia record

A maggio l’altezza del lago non è eccezionale, lo è stata invece la quantità di pioggia. Non pioveva così tanto dagli anni ’50. "Attualmente non è possibile fare previsioni su quanto accadrà e soprattutto non è possibile dire se arriverà acqua dalla Romagna: in genere le previsioni sulle perturbazioni vanno da Ovest verso Est e non viceversa. Certo siamo di fronte a una tragedia immane per le popolazioni delle zone colpite perché nonostante tutte le attività di soccorso il bilancio è pesantissimo".

Il Garda e gli altri laghi

Finalmente la passerella emersa che conduce all’isola dei Conigli, sul Garda, è un ricordo, almeno fino a quando il livello terrà, se pioverà. Ieri il Benaco segnava 75,9 centimetri, mentre il lago d’Idro era a 368 centimetri, 91 sopra lo zero idrometrico. Bene anche per il lago di Como con 86,9 centimetri e il lago Maggiore con 1209,4 centimetri. Anche i fiumi sono tornati a regime, in particolare in pianura grazie al deflusso dai laghi; meno acqua, invece, scende dalle montagne, dove le nevicate, seppur registrate come sul massiccio dell’Adamello, non sono state copiose come le piogge.

Nel Varesotto

Disagi invece nel Varesotto, nel Luinese, dove nel primo pomeriggio di ieri il distacco di alcuni massi caduti sulla strada provinciale 43 tra Grantola e Cunardo ha costretto a chiudere il tratto interessato al traffico. Sono dovuti intervenire vigili del fuoco, carabinieri, le Polizie locali dei due Comuni e i tecnici della Provincia di Varese per un sopralluogo. Soccorso un automobilista di 51 anni che stava transitando lungo la provinciale: per evitare i massi sulla carreggiata è finito fuoristrada con l’auto che si è ribaltata. Per fortuna solo lievi ferite ma lo spavento è stato grande. Nel tardo pomeriggio la strada è stata liberata dai massi.

(Ha collaborato Rosella Formenti)