Casa di riposo e suore, a Iseo il coronavirus colpisce duro

Molte le persone ammalate, mancano i dispositivi di tutela Il sindaco Ghitti: "Perdite importanti per la nostra comunità"

A Iseo i deceduti saranno portati all’interno della chiesa davanti alla Parrocchiale

A Iseo i deceduti saranno portati all’interno della chiesa davanti alla Parrocchiale

Iseo (Brescia), 28 marzo 2020 - Iseo piange le proprie vittime: sette deceduti per coronavirus, 18 anziani morti nella struttura Cacciamatta e due suore nella struttura religiosa delle Canossiane. I malati, nei due istituti sono ancora molti, così come le difficoltà. Nella Rsa, difatti scarseggiano le mascherine, mentre dalle Suore (sono tutte di età piuttosto avanzata) mancano camici monouso e mascherine.

"Siamo vicini ai nostri anziani e alle religiose – ha spiegato il sindaco Marco Ghitti – i tamponi non sono stati fatti e non sappiamo se i decessi siano per coronavirus, ma le perdite sono importanti. Sono stato a fare visita alle suore cui mancano i dispositivi di protezione. Sono state chiare: mi hanno espresso i loro bisogni e nel contempo hanno dimostrato calma e fede. Alla Rsa. Sono assistite dal medico di base. Alla Rsa, invece, il personale sta facendo i salti mortali. Li ringrazio". E fa un appello ai privati affinché qualcuno fornisca loro il materiale necessario e rammenta l’esistenza di un conto bancario per effettuare donazioni che saranno utilizzate proprio in questo senso.

Da ieri Iseo ha assunto un ruolo centrale nella gestione dell’emergenza sul Sebino. Tutti i deceduti per coronavirus del territorio che non trovino posto nei cimiteri dei loro paesi e tutti i deceduti iseani verranno portati nella chiesa di San Giovanni Battista in via Pieve, mentre da lunedì il numero verde 800 20 58 58 sarà di servizio agli over 65, malati e persone fragili di Iseo ma anche ai residenti di Sulzano, Sale Marasino e Marone, in particolare per l’acquisto di generi alimentari che nei piccoli centri lacustri iniziano a scarseggiare. Secondo il sindaco Ghitti, pur nella difficoltà Iseo non conta il numero di vittime di altri centri dove i morti ufficiali per coronavirus sono molti di più. "Questo è frutto dei provvedimenti che abbiamo preso tempestivamente, come chiudere parchi, parchi gioco, mercati e chiedere alla popolazione di non uscire. Gli iseani hanno capito. La nostra capacità di reazione è stata apprezzata dagli altri comuni, a cui abbiamo dato l’opportunità di fornire alla loro popolazione il nostro numero verde, gestito dai nostri assistenti sociali e dai nostri volontari. È importante che esso continui ad essere utilizzato e che le buone prassi adottate dalla popolazione tramite l’amministrazione comunale continuino".

Il sindaco Ghitti ha sottolineato anche che Iseo ha reagito bene grazie all’operatività dell’Ospedale Civile. "Nelle prossime ore scriverò all’assessore Giulio Gallera per ringraziarlo di avere favorito l’ampliamento e adeguamento del Pronto Soccorso di Iseo – ha rimarcato Ghitti – che oggi è in grado di gestire la situazione. È stato un lavoro corale che ha coinvolto, oltre alla Regione, il nostro Comune e l’Asst nella persona del direttore Borrelli". E aggiunge: Ora ho per Gallera una nuova richiesta, che sta ricevendo tramite la bresciana Simona Tironi: a Monte Isola serve una imbarcazione idonea, con personale idoneo e della croce rossa in grado di trasportare i malati e proteggersi dal rischio batteriologico e a fine trasporto di disinfettare tutto. Queste cose non possono essere lasciate al caso".