In auto sette irregolari, arrestato

L’auto, carica di passeggeri, viaggiava verso il confine, nella zona del retrovalico di Maslianico. Alla guida c’era un uomo di nazionalità turca e su tutti gli altri sedili erano stipati cinque connazionali e due minori. Impossibile, per chi ogni giorno pattuglia la zona alla ricerca di situazioni sospette, non notare quella Peugeot 308 in transito. L’auto è stata fermata dagli agenti della polizia di frontiera e della Squadra mobile di Como, che hanno proceduto a un controllo il cui esito era praticamente scontato: tutti i passeggeri trasportati erano clandestini, privi di documenti e diretti verso il confine elvetico dopo aver transitato dall’Italia. Il loro viaggio è stato interrotto.

Tutti sono stati portati in Questura e sentiti, per cercar di capire le condizioni in cui stavano viaggiando e il rapporto che avevano con il conducente, che nel frattempo è stato arrestato in flagranza di reato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Su disposizione del magistrato di turno della Procura di Como, Michele Pecoraro, è stato trattenuto in camera di sicurezza, in attesa del processo per direttissimo che sarà celebrato oggi.

Ma intanto, come sempre in questi casi, sono partiti gli accertamenti per capire la provenienza dei migranti, le modalità con cui erano venuti in contatto con l’autista, eventuali legami di parentela e il pagamento sostenuto per il passaggio in auto.

Non è certo che sarebbero stati portati fino in Svizzera. Le modalità sono infatti due: la prima prevede di accompagnare gli stranieri per un tratto di strada, arrivando fino al confine e indicando loro il tratto da seguire a piedi per superarlo. La seconda, più rischiosa, prevede invece di accompagnarli in auto fino in Svizzera, cercando di sfruttare i valichi minori dove non c’è presidio fisso delle forze di polizia.

Paola Pioppi