Il virus agisce in silenzio Più ricoveri, meno gravi

Nell’ultima settimana un incremento di 50 degenze. Situazione sotto controllo

Quadro stabile, ma con una leggera risalita di incidenza e ricoveri. Questa la fotografia dell’andamento del Covid in Lombardia, di fatto analoga a quello nazionale, che emerge dal monitoraggio dell’Istituto superiore di sanità, aggiornato al 13 aprile. L’incidenza ogni 100mila abitanti dal 7 al 13 aprile è stata di 39,8, risalita rispetto al 34,7 della settimana precedente (ma dal 24 al 30 marzo era stata di 43) e superiore alla media nazionale di 37 ogni 100mila abitanti. Il report di Regione Lombardia aggiornato a ieri parla di un’incidenza già aumentata a 41100mila. Difficile capire quanto il dato sia indicativo della reale diffusione del virus, in quanto i tamponi, soprattutto quelli molecolari, sono fatti solo nei casi in cui i sintomi siano particolarmente forti, per cui i positivi potrebbero essere realisticamente molti di più. Le fasce anagrafiche con il maggior numero di casi positivi (e di tamponi) sono quelle in età da lavoro, tra i 25 ed i 64 anni. Più significativo il dato dell’ospedalizzazione. Secondo il report dell’assessorato al Welfare, la percentuale di occupazione letti di area medica per pazienti Covid è del 2,5% (259 su 10.457 posti letto), con un saldo di 50 tra nuovi ricoverati e dimessi tra giovedì e venerdì. In terapia intensiva, occupato lo 0,3% dei letti (5 di cui 3 in ventilazione intensiva) su 1.810 posti letto. Il dato è in leggera crescita rispetto a un mese fa, visto che l’occupazione in area medica risultava dell’1,8% (0,2% in terapia intensiva). La Lombardia è sopra la media nazionale: in Italia i pazienti Covid sono il 4,2%, in terapia intensiva lo 0,8%. Il numero più elevato di ospedalizzazioni è nell’Asst di Monza (20); nell’Ats Brescia i ricoverati sono 32; 18 nell’Ats di Bergamo, 11 nell’Ats Montagna, 26 nell’Ats Insubria, 41 nell’Ats Brianza, 23 in Ats Brianza. F.P.