I carabinieri ballano coi lupi Una squadra speciale in missione ad alta quota

Le Prealpi e le Alpi lombarde sono il terreno di “caccia“ del gruppo specializzato. Dopo una dura preparazione sanno riconoscere le tracce dei predatori per censirli .

di Daniele De Salvo

Sulle tracce del lupo, non per ucciderlo, ma per proteggerlo, come il tenente John Dunbar - alias Kevin Costner - diventato amico di Due Calzini. A ballare con i lupi sono i carabinieri forestali di Lecco, impegnati nel progetto europeo Life Wolfpalps per migliorare la conoscenza di questo animale e garantirne una coabitazione pacifica e sicura. Il loro terreno di caccia sono le Prealpi e le Alpi lombarde, tra le province di Como, Lecco, Sondrio, Brescia. Anche loro hanno imparato a riconoscere le orme nella neve, i peli impigliati tra i rovi, le feci, l’urina, i morsi sulle carcasse delle prede che azzannano al collo per recidere la giugulare... E sanno quali sono i punti migliori per piazzare le fototrappole, come raccogliere i campioni per i ricercatori, valutare le segnalazioni.

Per cercare le tracce dei lupi, monitorarli e censirli, ogni inverno da ottobre ad aprile carabinieri forestali si arrampicano fino ad alta quota, su valichi e passi. Ci vuole fisico, fiato, resistenza, equipaggiamento adatto, conoscenza dei luoghi, capacità di leggere pendii e asperità del suolo e tanta preparazione.

Per questo durante la primavera e l’estate si addestrano costantemente con la guida alpina Adriano Selva, sui manuali e direttamente sul campo per utilizzare caschetto, piccozza, ramponi, corde e imbrachi e di primo soccorso in caso di necessità. "Il lupo è la chiave di volta che chiude e regge il sistema – spiega il tenente Carlo Bruno Ortenzi, 33 anni, comandante del Nipaaf provinciale di Lecco, il Nucleo investigativo di polizia ambientale e agroalimentare –. Ad esempio contengono i cinghiali, oppure sono selettori naturali degli animali più deboli. Per questo sono tanto importanti. In base agli ultimi censimenti in Italia si stimano ci siano circa 3.100 esemplari".

Nel progetto Life Wolfpalp complessivamente sono coinvolti operatori di una trentina di enti diversi. Oltre ai carabinieri del Nipaaf, in provincia di Lecco il contingente della Forestale è costituito da militari delle caserme di Lecco, Margno, Dervio e Barzio, una ventina in tutto, che si occupano di molto altro, dalla salvaguardia del patrimonio naturale, faunistico e paesaggistico, alla sicurezza ambientale.