
Tra i colpi messi a segno anche un bolide iscritto alla Mille Miglia
Brescia, 14 giugno 2023 – Un po’ banda del buco, un po’ ladri di bolidi della Mille Miglia, nello specifico di un’Alfa Romeo d’epoca del valore di un milione di euro, clamorosamente sottratta a due corridori olandesi nell’estate 2018, alla vigilia della partenza della storica gara automobilistica. Il gioiello fu recuperato e i malviventi - madre, figlio e compagno della donna, italiani di origine romena, residenti a Brescia - furono arrestati.
Una volta tornato in libertà, il terzetto non è però rimasto con le mani in mano, ma ha ripreso a delinquere, coinvolgendo nei raid anche un cugino, di casa a Dello. Risultato: l’ex terzetto, poi quartetto, è finito di nuovo in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare.
La pm Claudia Passalacqua contesta l’associazione a delinquere (finalizzata a una serie di delitti contro il patrimonio, ricettazione e riciclaggio), ipotesi riconosciuta dal gip. Le indagini - a condurle, la Mobile -hanno permesso di attribuire alla gang almeno tre colpi messi a segno tra maggio e giugno 2022 con la tecnica dell’apertura di un grosso foro nelle pareti dei negozi.
Nel mirino il primo maggio 2022 una rivendita di bici elettriche in città, a Borgo Wuhrer, dalla quale i ladri, manomesso l’allarme, trafugarono una serie di costosi mezzi, per un valore di decine di migliaia di euro.
Il 27 maggio, invece, rieccoli in un negozio di materiali edili, arredi e rivestimenti, da cui rubare per riarredare casa propria si ritiene avessero fatto sparire mobili e la cassaforte. L’8 giugno seguente la banda avrebbe poi preso di mira un negozio di sanitari e arredi, trafugando vasche da bagno e complementi. Ma non è tutto. Indagando sulle razzie, i poliziotti guidati dal dirigente Carmelo Alba hanno scoperto altro.
La banda si sarebbe ripalesata in occasione della Mille Miglia 2022, riuscendo a ripulire turisti stranieri alloggiati in alberghi sul Garda, sia sulla sponda bresciana, sia su quella veronese, impossessandosi di una tavola da Flite board da 9mila euro (poi ritrovata e restituita ai legittimi proprietari).
Aggirandosi su finte auto dell’assistenza, i malviventi sarebbero persino riusciti a intrufolarsi nei settori riservati alle punzonature delle auto storiche, riuscendo a far sparire l’attrezzatura fotografica di due operatori al seguito di una scuderia in gara (anche in questo caso ritrovata e restituita).