FEDERICA PACELLA
Cronaca

Fiumi “buoni“ solo in alta montagna Il Garda guida la classifica dei laghi

Questi i risultati dell’ultimo monitoraggio di Arpa sullo stato ecologico di corsi d’acqua e bacini

di Federica Pacella

Stato ecologico dei fiumi: nel Bresciano, il 33% non raggiunge il livello di ‘buono’. L’ultimo monitoraggio pubblicato da Arpa, relativo allo stato ecologico dei fiumi 2014-2019, conferma che c’è ancora da lavorare per arrivare all’obiettivo europeo fissato dalla direttiva europea secondo cui tutti i corpi idrici superficiali avrebbero dovuto raggiungere un livello buono dello stato complessivo (ecologico più chimico) entro il 2015. Con il 66% di corpi idrici classificati tra buono e elevato, Brescia fa comunque meglio della Lombardia, dove solo il 38% ha superato la soglia della sufficienza.

Nella geografia bresciana, si nota una concentrazione di corsi d’acqua ‘buoni’ nelle zone di alta montagna: non a caso, i 5 con stato ecologico elevato sono i torrenti Allione, Sanguinera, Valle Vaia, Valle del Lares ed il fiume Caffaro (tra Val Camonica, Bagolino, parco dell’Adamello). I peggiori sono invece i torrenti Faidana e Gobbia, spesso protagonisti delle cronache a causa di sversamenti industriali illeciti. Cattive notizie per i grandi fiumi bresciani: è sufficiente lo stato ecologico del Chiese, tra lo scarso ed il sufficiente quello del Mella. Buono lo stato ecologico dell’Oglio sopra lacuale, solo sufficiente quello sub lacuale. Tra i laghi, il Garda è “buono“, Eridio e Sebino sono “sufficienti“.