BEATRICE RASPA
Cronaca

Ex capo dei vigili a processo per stalking e minacce alla segretaria comunale: rischia 2 anni di carcere

Sirmione, secondo l’accusa avrebbe piazzato un registratore sul frigo della donna per controllarla e si sarebbe presentato da lei con la pistola carica

Polizia locale

Polizia locale

Due anni. È la richiesta di condanna formulata ieri in aula dal pm Alessio Bernardi per l’ex comandante dei vigili di Sirmione, a processo per stalking, minacce e porto abusivo dell’arma di ordinanza nei confronti della ex, all’epoca dei fatti segretaria comunale nel medesimo Comune.

La decisione della donna di chiudere la relazione, durata dal maggio 2018 all’aprile 2021, generarono nel cinquantenne (poi sospeso dall’incarico, ndr) un’ossessione. Per l’accusa l’imputato si sarebbe pure presentato da lei con la pistola carica, circostanza da lui negata, e in preda alle manie di controllo le avrebbe piazzato un registratore sul frigorifero.

"Tutto quello che ho fatto era per disperazione, io l’amavo, le avevo dato tutto, avevo ribaltato la mia vita per stare con lei – si era giustificato l’ex comandante, che aveva lasciato la famiglia per vivere la sua nuova passione –. Non mi davo pace. Però non l’ho mai minacciata né mai le avrei fatto correre dei rischi. E non sono mai andato da lei con la pistola".

L’avvocato Stefano Sartorato ha chiesto l’assoluzione: "La sua unica colpa è stata quella di essersi profondamente innamorato. Certo, ha vissuto un amore malato, ma tutti e due i protagonisti della storia avrebbero avuto bisogno di uno psichiatra. Qui invece è stata ritenuta attendibile solo la versione di lei".