
L'aeroporto di Montichiari (Archivio)
Montichiari, 20 giugno 2025 – Presunte irregolarità nel versamento dell’imposta erariale dovuta dalle compagnie che organizzano voli charter: scattano controlli nei confronti di diciannove società i cui velivoli sono transitati all’aeroporto Gabriele D’Annunzio a Montichiari.
L’operazione è stata eseguita dai militari della Guardia di finanza del gruppo di Brescia. Sotto i riflettori ci sono voli e scali effettuata da e verso l’aerostazione bresciana negli anni 2019 e 2020. In particolare ci si è concentrati sul versamento (o sul mancato versamento) dell’imposta erariale applicati sui voli passeggeri realizzati in aerotaxi.
Cos’è
Si tratta di un’imposta dovuta per ciascuna tratta con partenza e/o arrivo sul territorio nazionale e rientra tra i tributi cosiddetti ambientali, finalizzati cioè a incidere sui servizi aventi un impatto negativo sull'ecosistema ed il cui gettito è destinato alla tutela dell'ambiente.
Il suo importo varia in funzione del numero di passeggeri trasportati e della distanza del tragitto aereo percorso: più questi dati aumentano, più alto è l’impatto ambientale, più “salato” è il conto dell’imposta.

I risultati
Con una serie di specifiche attività di analisi le Fiamme Gialle hanno rilevato che, a fronte di 650 voli effettuati trasportando complessivamente 1.130 passeggeri da e per l'aeroporto Gabriele D'Annunzio, i soggetti economici controllati non avevano provveduto al versamento dell'imposta erariale. Nelle casse del fisco mancherebbero 111.600 euro.
I voli delle compagnie aeree, tutte di diritto estero, venivano effettuati sia su scala continentale sia intercontinentale. Tantissime le mete servite: Austria, Belgio, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Croazia, Danimarca, Francia, Germania, Giordania, Grecia, Iran, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria ed Usa.