Emergenza abitativa in crescita Aler: "Sistemiamo gli alloggi sfitti"

Il presidente Bertoldo punta a ristrutturare gli appartamenti vuoti che necessitano di manutenzioni

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di Federica Pacella

"Nuovi alloggi? C’è così tanto da riattare o efficientare, che non avrebbe senso costruire il nuovo". Secondo Albano Bertoldo, presidente Aler Brescia-Cremona-Mantova, la risposta all’emergenza abitativa, destinata a crescere per effetto delle nuove povertà, sta nella sistemazione degli alloggi già esistenti che restano sfitti e che necessitano di manutenzione.

Tra Brescia e provincia, si contano circa 400 alloggi Aler sfitti su un patrimonio di 8.000. La metà dei 400 è già nel piano di valorizzazione previsto dalla Regione (736 milioni per 4.500 alloggi).

Il tema non è solo bresciano: in Lombardia dal 2018 sono stati stanziati 140 milioni per rimettere a disposizione 2.500 alloggi sui 6.988 che erano sfitti per carenze manutentive. "Le dinamiche degli sfitti – prosegue Bertoldo – sono sempre in evoluzione. Generalmente, quando gli inquilini lasciano l’alloggio, ci sono da fare dei lavori. Quindi viviamo in una corsa contro il tempo: da una parte ci sono tante assegnazioni, dall’altra bisogna riattare gli sfitti".

Nel mezzo ci sono anche le manutenzioni degli alloggi abitati, 6.500 all’anno sul totale di 8.000. Ma l’esigenza è anche di rispondere a dinamiche in continua evoluzione della società.

In quest’ottica vanno le tre linee di intervento presentate ieri mattina a Brescia da Claudia Carzeri, consigliera regionale nonché relatrice del nuovo Piano dei servizi abitativi della Regione, che stanzia 1,5 miliardi nel triennio 2022-2024, nell’ambito dell’edilizia residenziale e popolare. La linea A mette a disposizione 18 alloggi tra Casazza e Urago Mella, a Brescia, per persone con Isee tra 16 e 22 mila euro, che faticano ad accedere al mercato privato ma finiscono in fondo alle graduatorie dell’edilizia pubblica. La linea C riguarda, invece, gli enti bresciani che hanno scopi sociali (realtà che si occupano di donne vittime di violenza o senza fissa dimora) che potranno partecipare al bando per accedere a 20 alloggi da destinare all’emergenza abitativa di persone fragili.

"L’approvazione del Piano – ha commentato Carzeri – rappresenta un passo importante verso la riqualificazione del grande patrimonio di edilizia pubblica della Lombardia. Ora si tratta di gestire in modo efficiente e ben coordinato queste risorse, facendo in modo che Aler e Comuni dialoghino in modo costante e sinergico".