MILLA PRANDELLI
Cronaca

Edolo, No al McDonald’s. Chi non vuole il fast food in Alta Valle Camonica. E perché

L’idea che arrivi il primo ristorante made in Usa non piace a tutti. Lanciata una raccolta firme, aderiscono anche alcuni turisti

Cucina tradizione contro fast food: l'eterna battaglia

Edolo (Brescia) – Edolo dice no al nuovo McDonald’s aperto 24 ore su 24, che la società Rialto Due vorrebbe realizzare vicino alla rotonda di accesso al paese con l’area commerciale di Sonico, dove ci sono decine di grandi negozi. Si tratterebbe del primo punto vendita in Alta Valle. Non a tutti i camuni l’idea piace, specie perché molti vorrebbero puntare sulla promozione dei cibi tradizionali del territorio.

Nove associazioni ambientaliste hanno cominciato a raccogliere firme contro l’ipotetica realizzazione: Slow Food, Tapioca, Legambiente, Biodistretto, Associazione Produttori Biologici, Gruppo di Acquisto Solidale, Amici della Natura di Saviore, Italia Nostra e Coda di Lana di Malonno. Nelle ultime ore sono state raccolte 150 firme, anche di turisti. Altre 600 sono state depositate online.

L’obiettivo

“Gli edolesi vanno sensibilizzati – spiegano gli ambientalisti – devono sapere che un’area agricola diventerà commerciale se sarà accolta la variante al Pgt. Vogliamo sapere come mai l’Amministrazione ha inserito la richiesta del gruppo imprenditoriale in merito alla realizzazione di un McDonald’s nella variante al Pgt".

Solo da pochi anni in Alta Valle hanno fatto capolino ristoranti e punti vendita di impronta straniera tra cui un sushi, qualche kebab e cucina cinese. "Sappiamo che difficilmente otterremo una vittoria – spiega Gianmario Bendotti, che ha lanciato la petizione su change.org – ma non smetteremo comunque di informare. Le conseguenze sarebbero la promozione di uno stile di vita malsano, la concorrenza a produttori e ristoratori locali, l’inquinamento acustico e atmosferico, l’omologazione gastronomica e culturale, l’incoerenza nella gestione del territorio montano".