Cyberbullismo. Le vittime?. Un alunno su 4

I dati del progetto Secor-net

Un giovane su 4 è stato vittima di cyberbullismo almeno una volta, subendo prepotenze via messaggio o online (22%) o con materiali umilianti e offensivi pubblicati in rete (18%). Ciò che allarma di questa ricerca - fatta nell’ambito del progetto bresciano Secor-net (sostenuto dalla Presidenza del Consiglio nell’ambito 9 della Bassa Bresciana) - è che i dati sono relativi ai 30 giorni precedenti alla rilevazione. "Ciò significa – sottolinea Francesca Ieracitano, dell’Università La Sapienza di Roma, che ha elaborato l’indagine con Criaf e Centro Studi Socialis – che nel mese precedente alla raccolta dei dati, i ragazzi hanno subito forme di cyberbullismo". L’indagine è stata promossa proprio per capire il rapporto tra i giovani e la sicurezza in rete. "L’obiettivo – spiega Paola Cattenati, presidente Criaf, ente attuatore – era di prevenire e contrastare il fenomeno della violenza, perpetrata anche attraverso l’uso delle nuove tecnologie, costruendo una cabina di regia".

In un anno sono stati 10mila gli studenti, 2.200 i docenti e 1.300 i genitori incontrati con laboratori e attività formative.

Dall’indagine emerge che il 75% del campione (1.113 studenti e studentesse dell’Ambito 9 della Bassa Bresciana, tra medie e superiori) passa più di 3 ore al giorno online. Il 10% dichiara di aver avuto un ruolo attivo nel mettere in atto forme di prepotenza verso i coetanei; il 30% ritiene che solamente pochi dei coetanei abbia sperimentato forme di cyberbullismo.

F.P.