
Cocaina
Brescia, 3 febbraio 2017 - Da Amsterdam all’Italia con l'automobile imbottita di cocaina: 1.200 chilometri di viaggio che secondo gli inquirenti sarebbero stati ricompensati con mille euro. Per il corriere, un albanese di 42 anni residente a Londra dove risultava lavorare come muratore,il viaggio si è bruscamente interrotto lo scorso agosto in via Toscana a Concesio dove una pattuglia dei carabinieri lo ha fermato. Ieri il 42enne, in carcere a Brescia da agosto, è stato condannato a 9 anni di carcere per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. In auto il corriere albanese aveva 10 chili di cocaina con un grado di purezza vicino all’80%. Una montagna di cocaina che avrebbe fruttato parecchi soldi ai trafficanti.
Il pm Mauro Leo Tenaglia nel corso dell’abbreviato aveva chiesto una condanna a 8 anni di reclusione. Il gup Carlo Amedeo Bianchetti ha aggiunto un anno alla richiesta della pubblica accusa. L’albanese con passaporto britannico era stato fermato ad agosto dello scorso anno a Concesio. La sua Bmw con targa inglese e guida a destra non era passata inosservata e nel corso di un controllo congiunto di carabinieri e Guardia di Finanza era stata fermata in via Toscana. L’albanese davanti alla richiesta dei militari di spiegazioni sui motivi del suo viaggio in Italia era rimasta in silenzio.
Un comportamento che aveva insospettito ancora di più i carabinieri della compagnia di Gardone Valtrompia e i colleghi finanzieri. Il 42enne era quindi stato accompagnato in caserma dove l’attenzione si era spostata sull’autovettura. E’ bastata una rapida ispezione al mezzo per scoprire dove erano stati nascosti 10 panetti di cocaina: nel sedile anteriore e in un anfratto del paraurti posteriore.
«Sono partito da Londra e ho raggiunto un amico ad Amsterdam – aveva raccontato il 42enne albanese ai carabinieri al momento dell’arresto – Insieme abbiamo trascorso la serata e la notte tra vari locali della capitale dei Paesi Bassi. Al mattino il mio amico mi ha detto che la mia auto era stata caricata e che mi avrebbero detto dove andare nel corso del viaggio. Così sono partito».
Un lungo viaggio attraverso l’Europa concluso all’inizio della Valtrompia. Per la Finanza il 42enne è l’anello di una catena di trafficanti (due gli arresti fatti a ottobre dalle Fiamme gialle) che imbottivano le auto di cocaina, destinata soprattutto alla piazza di La Spezia, e che in Valtrompia avevano trovato una base logistica per muovere droga e soldi in contanti.