Brescia, isolata una variante del coronavirus "estremamente meno potente"

Impiega sei giorni per attaccare le cellule rispetto ai due-tre giorni dei ceppi fin qui conosciuti

Coronavirus, laboratorio di analisi

Coronavirus, laboratorio di analisi

Brescia, 29 maggio 2020 - Una variante di virus Sars-CoV-2 "estremamente meno potente" è stata isolata a Brescia nel Laboratorio di Microbiologia dell'Asst Spedali Civili, diretto da Arnaldo Caruso, ordinario di Microbiologia e Microbiologia clinica all'Universita' degli Studi di Brescia e presidente della Societa' italiana di virologia (Siv-Isv).

"Mentre i ceppi virali che siamo stati abituati a vedere in questi mesi, che abbiamo isolato e sequenziato, sono 'bombe biologiche' capaci di sterminare le cellule bersaglio in 2-3 giorni - spiega il professore Caruso -, questa diversa variante per iniziare ad attaccarle ha bisogno minimo di 6 giorni: il doppio del tempo abituale". "La prova che stia perdendo forza è che ogni giorno vediamo tamponi naso-faringei positivi a bassa carica virale" afferma Caruso che prosegue: "E' successo però che ne è pervenuto uno alla nostra attenzione con carica molto alta e la cosa ci ha stupito. Una sorpresa ancora piu' grande considerando che questo soggetto era completamente asintomatico. Siamo dunque andati a isolare il virus, scoprendo che in coltura era estremamente piu' debole dei precedenti isolati". 

n sintesi, sottolinea Caruso, "mettendolo a contatto in vitro con cellule bersaglio, le attaccava in maniera del tutto differente da solito Sars-CoV-2. Infatti, necessitava di almeno 6 giorni, contro le 48-72 ore sufficienti ai classici ceppi per uccidere tutte le cellule a disposizione, per iniziare a dare segni di alterazione cellulare. Attenzione non sappiamo ancora se e quanto circoli questa variante, ne' se sia geneticamente diversa dalle altre. Possiamo pero' dire che qualcosa sta succedendo"; ma su questo punto "e' bene fare chiarezza", avverte il virologo che e' in prima linea fin dall'inizio della circolazione del Sars-CoV-2 in Italia nella diagnosi molecolare e nel sequenziamento genico del virus. "I ceppi che hanno circolato, con piu' o meno variazioni tra loro - evidenzia - sono riconducibili a quelli che hanno invaso un po' tutto il mondo. Abbiamo isolato ceppi molto simili a quello di Wuhan, la megalopoli cinese primo epicentro dell'epidemia, il quale ha avuto un picco di aggressivita', e adesso sta scemando".

Caruso sottoporra' al vaglio della comunità scientifica i dati relativi a questi isolamenti. Che a Sars-CoV-2 qualcosa stia capitando lo hanno gia' pubblicato sulla rivista 'Emerging Microbes & Infections' i virologi di Hong Kong: uno studio che documentata la minore aggressivita' di nuove varianti di Sars-CoV-2 anche in modelli animali. La speranza di Caruso e' che, come in passato e' successo piu' volte per altri virus, anche Sars-CoV-2 tenda ad attenuarsi nella sua patogenicità. In gergo tecnico si chiama 'fitness virale': "Il virus vincente e' quello che meglio si adatta e replica risparmiando la cellula che lo ospita"