MILLA PRANDELLI
Cronaca

Coronavirus, Angela e Yuri: "Ospitalità ai medici nel nostro albergo"

Camere offerte gratis ai professionisti chiamati a un impegno mostruoso per curare i contagiati

Angela Ramera e il marito Yuri Carnevali all’interno della loro struttura

Brescia, 11 marzo 2020 -  Mentre moltissime attività ricettive e non solo stanno chiudendo, due coniugi hanno deciso di tenere aperti i battenti del loro albergo in Franciacorta. Il motivo principale è fornire spazi e sistemazione gratuiti ai medici e infermieri in prima linea nella battaglia contro il Covid-19. "La Locanda della Franciacorta di Timoline di Corte Franca – spiega la titolare Angela Ramera – per dimostrare solidarietà a tutto il sistema sanitario, che molto sta facendo, ha deciso di mettere a disposizione gratuitamente le proprie camere ai medici e agli infermieri che in questi giorni si stanno prodigando per tutti i noi". Angela e il marito Yuri Carnevali gestiscono tre strutture turistiche: l’hotel di Corte Franca, il residence Eurovil a Predore sul lago d’Iseo e un albergo a Saint Moritz in Svizzera. Solo a Corte Franca fino a ora hanno perso prenotazioni per 20mila euro: calcolano che ogni giorno mancano introiti per 2mila. A Saint Moritz stimano che le cancellazioni ammontano a circa 45mila euro e sul Sebino a 60mila.

«Il settore alberghiero è in ginocchio – commenta Angela Ramera – e noi lo siamo con tutti i nostri colleghi. La situazione è tragica. E finora abbiamo parlato solo di cancellazioni. Attualmente non ci sono nemmeno prenotazioni per il futuro. Noi però non serreremo i battenti e lo faremo per due motivi. Da una parte abbiamo un contratto con una catena di supermercati specializzata nel settore degli alimentari. Alcuni loro dipendenti dormono qui. Non vogliamo lasciarli senza un posto dove stare, dato che fanno un lavoro in questo momento importantissimo: ovvero ci consentono di acquistare beni primari. Ancora: vogliamo aiutare gli operatori della sanità ad avere un posto confortevole dove riposarsi, perché talvolta non hanno tempo o possibilità di tornare a casa".

Il primo medico a chiedere ospitalità si trova alla Locanda della Franciacorta da sabato. "Lo vediamo pochissimo – spiegano Angela e Yuri – perché esce all’alba e rientra la notte tardi, sempre con addosso i dispositivi di auto protezione, tra cui la mascherina. Per evitare ogni rischio abbiamo dotato ognuno dei nostri ospiti di un badge che consente loro di entrare e uscire autonomamente. Fuori dall’hotel, inoltre, abbiamo scritto che è obbligatorio indossare le mascherine, che noi stessi forniamo sia agli ospiti sia a chi lavora. Chi pulisce non entra mai in contatto fisico con le altre persone, così come il receptionist, che risponde da una distanza di oltre un metro". Per sconfiggere il Coronavirus, si fa quel che si può. E la Franciaciacorta, come sempre, sta dimostrando un cuore grande.