MILLA PRANDELLI
Cronaca

Incubo cocaina: "C’è chi ruba al marito e chi fa il mutuo per pagare i debiti"

Il racconto di uno spacciatore: i meno interessati sono i ragazzi

Cocaina

Brescia, 5 giugno 2017 - Pazzi per la cocaina. La droga più costosa in commercio tra Bergamo e Brescia ha numerosi estimatori, come dimostrano le continue operazioni e arresti portati a termine dalle forze dell’ordine, in prima linea contro il fenomeno dello spaccio e del consumo. I venditori sono sia italiani sia stranieri. Ma i consumatori chi sono? Spesso insospettabili. «Tra i miei clienti c’è di tutto – commenta un bresciano di 35 anni che da ben 15 smercia cocaina -. I meno interessati sono i ragazzi molto giovani, dato che si parte dai 50 euro in su per una “mezza”, una pallina di cellophane che contiene mezzo grammo di droga. La coca non è certo la droga delle discoteche». Lo spaccio si svolge h24. «Dipende dal cliente – racconta -. Nel tempo ho venduto droga a tranquille casalinghe che alle otto e mezzo del mattino, uscito il marito, chiamavano per ordinarmi una o due mezze e poi andare al bar, in genere a giocare alle macchinette. Una, in particolare, mi chiamava quando doveva riordinare la casa, per avere più energia. Quella che più mi ha colpito, invece, era una donna che usciva la notte, dopo avere dato il sonnifero al marito. Un mese ha prelevato dal bancomat di lui oltre 3.000 euro. Quando il poveretto se ne è accorto non l’ho più vista».

Anche gli uomini non scherzano. «Un ragazzo di circa 30 anni, che non comprava solo da me e si riforniva più volte al giorno, specie da uno straniero, è arrivato a fare un mutuo per pagare i debiti contratti. Alla convivente ha raccontato che non gli pagavano lo stipendio». C’è anche a chi i soldi non mancano. «Ho incontrato diversi manager, con grandi disponibilità economiche - racconta il venditore di droga - quelli comprano anche cinque grammi per volta. Ce l’hanno sempre in tasca e rendersi conto che sono sotto l’effetto di sostanze stupefacenti è quasi impossibile. Capisci chi “è pippato” solo se abbina l’uso di droga a quello di alcolici».

Alla lunga vendere cocaina logora. «Ho iniziato da ragazzino perché era un buon modo per arrotondare - conclude il pusher - oggi come oggi ho una cerchia di clienti limitata e credo proprio che a breve smetterò. Sta diventando troppo pericoloso e i clienti troppo esigenti. Alcuni impazziscono per la polvere. Chiamano giorno e notte e il guadagno non è quello che si crede, per noi pesci piccoli. Troppo rischio per nulla. Una volta si guadagnava. Oggi uscire di casa con due buste in tasca è diventato così pericoloso che francamente mi sto stufando. Inoltre tra qualche mese dovrò confrontarmi con la legge e anche se io non uso la coca toccandola rischio di avere gli esami positivi. Ho trovato lavoro a tempo indeterminato. Meglio fare l’operaio».