Non solo aree protette: è fondamentale che anche privati, comuni, associazioni, diventino “custodi della natura“. "Sappiamo che l’iter per l’istituzione di aree protette – spiega Simona Colombo, di Legambiente Lombardia – è lungo e articolato e non sempre arriva a buon fine. Ma il tempo stringe. Per questo abbiamo promosso la rete dei custodi della natura, nell’ambito del progetto LIFE NatConnect2030, di cui è capofila Regione Lombardia". Presentato ieri in un seminario con Anci Lombardia, il progetto evidenza il ruolo centrale dei Comuni nella promozione di modelli di sviluppo sostenibile e nella protezione degli ecosistemi, spesso minacciati dall’espansione delle attività umane. "Bastano anche piccoli accorgimenti che i comuni possono mettere in pratica – sottolinea Colombo – ad esempio gli sfalci ritardati, per favorire gli impollinatori e, di conseguenza, la biodiversità". Purtroppo ci sono anche casi in cui la buona volontà delle istituzioni incontra l’inciviltà dei cittadini. È accaduto a Prevalle, nel bresciano, dove sono state vandalizzate le piante del Parco delle api. "L’Amministrazione comunale ha a cuore la sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità. Molti sono stati i progetti e le azioni intraprese in tal senso – ricorda l’amministrazione guidata da Damiano Giustacchini - l’inserimento del Viale dei Gelsi nel Registro Nazionale degli alberi monumentali, l’adozione di un Regolamento del verde, l’adesione a Comune amico delle api, la realizzazione del Parco delle api e del Sentiero delle farfalle. Purtroppo gli sforzi per la sensibilizzazione non sono stati colti da tutti. Qualche giorno fa abbiamo constatato che alcune piante del Parco delle api, già attenzionate da studio agronomico, sono state vandalizzate irrimediabilmente, quindi dovranno essere abbattute e sostituite. Questo fatto dimostra quanto sia importante sensibilizzare le persone sulla necessità di tutelare la biodiversità".
Cronaca"Comuni fondamentali. Sono custodi della natura"