Appalti pilotati, arrestato il sindaco di Cimbergo

In tutto le persone iscritte nel registro degli indagati della procura di Brescia sono 27

I carabinieri all'esterno del municipio di Cimbergo

I carabinieri all'esterno del municipio di Cimbergo

Brescia, 15 aprile 2019 - Il sindaco di Cimbergo Gianbettino Polonioli, un consigliere comunale, la responsabile dell’ufficio tecnico e due imprenditori locali, questa mattina sono stati arrestati, mentre per altri dieci indagati, tutti attivi nel settore dell’edilizia, è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I provvedimenti sono stati messi in atto al termine di un’articolata attività investigativa dai militari della Compagnia di Breno, in collaborazione con i Carabinieri della locale Stazione Forestale, che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa, in data 11 aprile, dal GIP del Tribunale di Brescia su richiesta della locale Procura della Repubblica, per i reati di turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente.

Le indagini condotte dai carabinieri coordinati dall’autorità giudiziari, avrebbero rilevato gravi irregolarità nella gestione delle gare di appalto e dell’assegnazione dei lavori di tre distinte opere pubbliche, nonché evidenziato manipolazioni ad hoc delle operazioni legate alla gestione delle offerte per l’attuazione dei cantieri, al fine di favorire ditte amiche e compiacenti. Dei tre appalti pubblici incriminati, uno è inerente la riqualificazione energetica dell’edificio comunale e due relativi alla messa in sicurezza del torrente Varecola Figna, per un importo complessivo di circa un milione e mezzo di Euro. La Magistratura Bresciana ha deciso di indagare poiché i ribassi relativi alle aggiudicazioni dei lavori sono stati ritenuti irrisori. Non solo: subito dopo la pubblicazione dei bandi i posti venivano saturati senza di fatto dare la possibilità ad altre aziende di avanzare la loro candidatura alla procedura di appalto, oltre alla presentazione da parte delle ditte ritenute compiacenti di offerte inadeguate o irregolari, con il fine di farsi escludere dall’iter a vantaggio dell’imprenditore cui erano stati riservati i lavori. In totale le persone iscritte nel registro degli indagati sono state 27.