Cerimonia in ricordo del poliziotto Pischedda, morto in servizio

Un memorial day per Francesco Pischedda, il poliziotto della Stradale di Bellano, medaglia d’oro al valore civile, morto nella notte tra il 2 e il 3 febbraio 2017 a 28 anni appena compiuti, dopo essere precipitato da un cavalcavia della Super 36 a Piona di Colico per fermare un ladro d’auto. In occasione del mese dedicato ai servitori in uniforme che hanno perso la vita e di tutte le vittime che hanno sacrificato la loro esistenza per la legalità, hanno celebrato il giorno delle memoria di Francesco Pischedda i vertici del Sap, il Sindacato autonomo di Polizia, insieme ai suoi colleghi nella caserma della sottosezione della Polstrada di Bellano, intitolata proprio all’agente morto in servizio. Oltre al segretario provinciale del Sap Rodolfo Ratti, il vicesegretario Marco Balossi e al consigliere Mauro Petroziello, hanno partecipato alla commemorazione il segretario nazionale Giampiero Timpano e regionale Aldo Marcinnò, il prefetto Sergio Pomponio, il questore Ottavio Aragona, la comandante della Polizia stradale del compartimento della Lombardia Carlotta Gallo e la dirigente della Polstrada di Lecco, Anna Lisa Valleriani.

"Presenze le vostre – li ha accolti il segretario lecchese del Sap – che contribuiscono ad accrescere il valore della cerimonia". Ha preso parte anche il cappellano militare don Andrea Lotterio. "Tenere vivo il ricordo di quanti hanno sacrificato la propria vita per proteggere i cittadini, come il nostro collega e amico Francesco, è un dovere – spiega Rodolfo Ratti -. Però deve servire anche da monito per chi è chiamato a legiferare e garantire la giustizia". Giustizia che, nel caso di Pischedda, non c‘è, perché nessuno ha pagato né pagherà per la sua morte. "Resta invariato, se non addirittura peggiorato il clima di incertezza in cui operiamo noi poliziotti e tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine, sia dal punto di vista operativo che da quello propriamente giuridico", denuncia il sindacalista del Sap. Daniele De Salvo