
L'entrata degli Spedali Civili
Brescia, 4 settembre 2020 - Sono tre le manifestazioni di interesse arrivate da privati per realizzare il nuovo centro Covid alla scala 4 degli Spedali Civili. «Il territorio bresciano ha dimostrato, durante l’emergenza, la forte volontà di collaborare con le istituzioni nella gestione di questa pandemia – aveva spiegato Asst Spedali Civili alla pubblicazione dell’avviso – ed è proprio al tessuto sociale che l’azienda si rivolge con questo avviso, nel solco della generosità di questi mesi».
L’appello non è caduto nel vuoto. L’avviso è scaduto ieri alle 12: in tre hanno fatto pervenire la manifestazione di interesse alla sottoscrizione della convenzione. Un esito non scontato, perché chi sottoscriverà la convenzione si impegnerà a realizzare a propria cura e spese la nuova area Covid nell’ala Nord del padiglione B, per una spesa prevista di 2,3 milioni. Proprio la scelta di optare per l’opera pubblica donata da privati aveva scatenato le polemiche. Il sindaco di Brescia Emilio Del Bono aveva detto che «come segni di grande interesse per Brescia e i suoi cittadini non ne sono venuti molti sul fronte della Regione in questa difficilissima gestione sanitaria del coronavirus. Si torna al tema, bresciani dovete organizzarvi, con le vostre risorse. Ora però procediamo e realizziamo ciò che serve, l‘autunno si avvicina».
Timori erano stati sollevati anche per l’ingresso di privati nella struttura ospedaliera. La scelta di questa strada è stata giustificata non solo dalla disponibilità già dimostrata da privati a fornire risorse al Civile, ma anche dalla possibilità di velocizzare le procedure di realizzazione rispetto a un bando ordinario, per essere operativi entro novembre. «È con grande soddisfazione che gli Spedali Civili registrano lo sforzo e la forte volontà della società civile, in un momento così delicato e difficile, di non far mancare il supporto per la realizzazione di questa importante struttura», spiega il direttore generale dell’Asst Massimo Lombardo. Da oggi gli uffici competenti danno inizio all’iter che, dopo i confronti con i 3 candidati e le valutazioni tecniche, «porteranno a individuare chi, nell’interesse esclusivo della collettività, contribuirà con la sua generosità alla realizzazione del centro Covid».