FEDERICA PACELLA
Cronaca

Cavriana, il bunker del ’44 “visitabile” in realtà virtuale

Un lavoro congiunto in 3d di Xplora, i Tracciatori e Nightroyale

Un frame del video

Salò (Brescia), 26 aprile 2019 - Far luce sulla storia dimenticata, rendendola accessibile a tutti. È molto suggestivo il video, divulgato alla vigilia del 25 Aprile, che ricostruisce in 3D il bunker antiaereo di Cavriana, grazie al lavoro congiunto di Xplora, associazione culturale nata sul Garda, specializzata in ricerca storico-speleologica, Tracciatori, società con sede a Concesio leader in Italia nei rilievi 3D, e Nightroyale per la parte grafica. "Il video in 3D e anche in realtà virtuale – spiega Andrea Bosio, cofondatore di Xplora – con le didascalie esplicative, sarà consegnato all’amministrazione comunale per poter rendere fruibile i sotterranei cittadini anche a disabili e a chiunque abbia impedimenti per potervi entrare".

La storia di Xplora è legata a doppio nodo a quella del bunker antiaereo di Cavriana. L’associazione, infatti, si è occupata di ripulirlo e renderlo visibile. "È stato costruito nel 1944 – spiega Bosio – quando non si sapeva che la guerra sarebbe finita di lì a poco. Lungo circa 120 metri, poteva contenere 300 persone; all’interno c’erano dei secchi pieni di calce per purificare l’aria".

Cavriana aveva dei campi di reclutamento e addestramento di SS e camicie nere. "All’ingresso ci sono dei muri frangifiamma/frangibomba che servivano sia a parare le schegge sia a disperdere l’onda d’urto che sarebbe stata mortale". Dell’impianto luci (un filo con delle lampadine alimentato dalla corrente del paese o da una bicicletta con una dinamo) restano alle pareti solo i chiodi. La pianta del rifugio è piena di curve ad angolo retto apposta per offrire una protezione totale dalle schegge. Lo si vede bene nel video, disponibile sulla pagina Facebook di Xplora, realizzato dai Tracciatori, che hanno scansionato gli interni con laser scanner 3D, per poi collegare tutto, ricostruendolo al millimetro quadrato. "Abbiamo anche utilizzato droni abilitati al volo in aree critiche – spiega il titolare e fondatore di Tracciatori, Andrea Bersini – per la parte esterna, che è stata collegata poi al bunker, per una ricostruzione 3D molto scenografica". "Sono tecnologie – aggiunge Bosio – che esistono da tempo, ma è raro trovarle applicate al mondo dell’esplorazione sotterranea, per renderla fruibile. Siamo orgogliosi di questo lavoro: Cavriana è solo l’inizio, abbiamo già altri progetti".