L’enigma Castello Quistini. Dal fantasma recluso al labirinto delle rose dove tutti piangono

È una tra le più belle dimore storiche d’Italia, datata 1560. Nel manier o accadono fatti inspiegabili riferiti dai Ghostbusters Esperya e dal regista Ariberto Faustini

Castelllo Quistini che aprirà al pubblico da maggio le sale affrescate e il dedalo fiorito

Castelllo Quistini che aprirà al pubblico da maggio le sale affrescate e il dedalo fiorito

Rovato (Brescia) – Gli ingredienti per un racconto gotico ci sono tutti: un meraviglioso castello ricco di stanze affrescate, il fantasma François bloccato nel maniero, un magnifico roseto dove si trova un misterioso labirinto, rumori notturni e presenze che non mancano di mostrarsi o farsi sentire. Siamo a Castello Quistini, a Rovato: una tra le più belle dimore storiche d’Italia, fatto edificare dai nobili Porcellaga di Iseo nel 1560.

Nel maniero, come racconta il proprietario, accadono cose strane, tanto che una decina di anni fa un gruppo di esperti del paranormale ha effettuato un’attenta ricerca, puntualmente riportata nel web, dove il team di Ghostbusters Esperya ha pubblicato le registrazioni di una voce che dice “Grazie a lei“ e raccontato di aver percepito passi sui ciottoli esterni a una struttura staccata dalla parte principale del castello.

Non solo, gli esperti di Esperya hanno avuto anche incontri particolari. "Ogni volta che entro nel castello per motivi di svago o lavoro sento che c’è qualcuno – racconta il regista Ariberto Faustini, che nella dimora ha girato le scene di un suo film e parti di altri – Lo sento, lo percepisco e ho sentito nettamente il suo nome. Si chiama François, è un soldato francese trucidato durante il sacco di Brescia dagli abitanti di Paderno Franciacorta, che hanno dovuto difendersi dall’invasione.

Probabilmente è stato sepolto qui prima della costruzione dell’edificio. Dice di essere bloccato dentro le mura, che non ci sta male ma vorrebbe tornare in Francia. Si percepisce il suo dolore, legato a quello che fu un vero e proprio eccidio. Basti pensare che a Paderno Franciacorta più di 700 abitanti furono ammazzati senza pietà. Se ne salvarono solo 52. Lui fu probabilmente uno dei pochi assalitori su cui i franciacortini ebbero la meglio".

Il proprietario del Castello, Marco Mazza, conferma che cose strane nel maniero ne accadono: "Quando l’estate dormo nella struttura, percepisco che non sono solo. Sento rumori e vedo qualcosa di indefinito. Qualche anno fa si è accesa la televisione su un canale che non avevo messo dove mostravano la Turchia. Sono rimasto così affascinato da quel posto che ho voluto andarci, scoprendo di essere il primo turista a visitare un sito ritenuto il primo centro abitato del mondo. Le presenze nel Castello non fanno nulla di male".

A diverse persone, quando visitano il labirinto di rose, accade un fenomeno strano: all’improvviso scoppiano a piangere. "L’unica spiegazione – ipotizza Mazza – è che, dato che ho progettato il labirinto secondo una particolare numerologia, si crei qualche forza che spinge a liberare le emozioni. Le persone poi non sono tristi bensì si sentono libere".

Di per certo a Castello Quistini visse un alchimista, pure lui francese, arrivato a Rovato al seguito dell’esercito di Napoleone. "Abbiamo una sala affrescata con grandi animali. In un angolo, durante un restauro, abbiamo trovato il nome di Franciscus Orsi contornato da simboli esoterici, tra cui la svastica indiana e il nodo di Salomone e altro. Sicuramente voleva proteggersi". Gli elementi per una visita nel mistero ci sono tutti. Il castello aprirà al pubblico a maggio.