
All’incontro ha partecipato il Comune che è proprietario di 2.500 alloggi gestiti comunque da Aler
In via Raffaello, civico 76, i balconi dal sesto piano in su, lato vialetto del parco, sarebbero a rischio distacco. In via Michelangelo, gli ascensori vanno a intermittenza, come le luci condominiali. A Casazza, c’è chi dorme con la muffa in casa da cinque anni. Storie di quotidiano disagio messe sul tavolo da tantissimi inquilini delle 5mila case popolari di Brescia, che hanno partecipato all’assemblea pubblica promossa da “Diritti per tutti“, dopo il distacco del controsoffitto in via Raffaello. Un unico denominatore: la carenza di manutenzione da parte di Aler. Al danno la beffa. "Vuole un ascensore che funzioni? Allora cambi casa", si sarebbe sentita rispondere da una funzionaria di Aler un’inquilina che, quanto meno, ha avuto la fortuna di potersi confrontare con qualcuno, perché in molti lamentano di non ricevere neanche risposta.
In effetti al tavolo dell’assemblea era seduto solo il Comune (proprietario di 2.500 case popolari gestite comunque da Aler) con l’assessore ai Servizi sociali Marco Fenaroli (presente anche il consigliere comunale Francesco Catalano). Il punto sono i fondi, troppo pochi rispetto alle esigenze di un comparto come quello delle case popolari, che non può reggersi sui canoni d’affitto (importi bassi, alta la morosità). Non sempre i danni sono inevitabili. "Se sostituisco le porte anticendio, e poi il giorno dopo sono rotte, vuol dire che qualcuno le ha distrutte – ha ricordato Fenaroli, trovando il consenso dei presenti –: serve un patto di corresponsabilità".
Allo stesso tempo, serve un cambio di passo nella gestione degli immobili, per garantire dignità. Fenaroli si è impegnato a evidenziare i punti emersi nell’ambito della convenzione che il Comune deve rinnovare con Aler, dalla comunicazione alle manutenzioni. Nel frattempo, la protesta prosegue, in vista del presidio del 24 maggio sotto la sede di Aler. Nelle case popolari di via Vittime d’Istria, 40 famiglie presenti hanno diffidato l’Aler a risolvere le situazioni più urgenti, mentre lo sciopero delle spese condominiali è ripartito in via Carpaccio (dove ha portato dei risultati) e partirà probabilmente anche in via Raffaello e via Michelangelo.