Caro energia, il Tonale ringrazia le rinnovabili

Il riscaldamento è garantito dalla legna dei boschi e l’elettricità dalle dighe. "Siamo l’unica località turistica d’Italia pienamente sostenibile"

Gli impianti del Tonale sono alimentati dalle rinnovabili

Gli impianti del Tonale sono alimentati dalle rinnovabili

Ponte di Legno (Brescia) - Gli impianti del comprensorio sciistico di Ponte di Legno Tonale non chiuderanno prima del tempo e, soprattutto, non temono i rincari delle bollette che negli ultimi tempi stanno angustiando gli italiani e causando tanti problemi ad aziende e privati. Gli investimenti fatti nella produzione di energia sostenibile non creano alcuna preoccupazione in chi gestisce le piste. Parola di Mario Bezzi, ex sindaco di Ponte di Legno, oggi presidente di Sit, la società di gestione degli Impianti Turistici di Ponte di Legno, ma soprattutto il principale fautore del "grande sogno", ovvero del progetto di ampliamento e collegamento del demanio sciabile Temù-Ponte di Leno-Tonale, che oggi come oggi rende la località sciistica bresciana tra le più appetibili in Lombardia e, cosa assai più importante, l’unica che nel passato ha fatto investimenti importantissimi sulla sostenibilità. Ed è sempre Bezzi uno dei grandi protagonisti del "nuovo sogno", ovvero l’ampliamento delle piste verso il Trentino e la vicina Valtellina, da attuare entro il 2026.

«Siamo l’unica località turistica di montagna in Italia a cui non importa il prezzo del gas perché ci scaldiamo con la legna dei nostri boschi e produciamo energia con l’acqua dei nostri fiumi. Energia pulita, tra le altre cose – spiega Mario Bezzi - produciamo più energia elettrica di quella che consumiamo. Anni fa, tra le altre cose, abbiamo anche investito nel teleriscaldamento eliminando i camini che vanno a gasolio pesante. Se chi parla di sostenibilità vuole un modello, modello venga da noi per informarsi". Più o meno velatamente Bezzi risponde alle critiche mosse nelle scorse ore da Legambiente in un documentario in cui si parla di montagna e in cui si accenna anche all’ampliamento del demanio sciabile. Il presidente di Sit lo fa sottolineando che nessuno più della gente di montagna ama e rispetta la montagna e che è prioritario che possa restarci avendo un lavoro in grado di soddisfarne le esigenze. "Per quanto riguarda gli impianti è unanimemente riconosciuto che Ponte di Legno Tonale si è salvato grazie ai collegamenti del 2006 – rimarca Bezzi- È l’unica località sciistica in crescita costante della Lombardia. Le polemiche fatte sono del tutto pretestuose perché tutti i piani, che prevedono limitatissime possibilità di ampliamento del demanio sciabile, hanno individuato quella zona perché consente una razionalizzazione e un miglioramento di quelle esistenti oltre che la possibilità di ampliarci rendendoci così più appetibili.

La montagna deve essere vissuta, naturalmente nel suo pieno rispetto. I territori non devono essere abbandonati. Noi forniamo un modello concreto di sviluppo, questi signori vorrebbero che fosse come quella di Heidi, il cartone animato che racconta di una bimba che doveva mangiare pane nero vecchio di una settimana e fare un’ora di strada a piedi per andare a scuola. Sicuramente romantico: perché non era la loro bambina". Bezzi risponde anche a chi dice che dove verrà realizzato l’ampliamento del demanio sciabile ci sarebbe una fossa comune. "Il cimitero di guerra – sottolinea Bezzi- è collocato in un punto distante da quelli interessati dagli interventi".