Bergamo e Brescia, un anno da Capitali della Cultura: “Ma non finisce qui, inizia un futuro diverso”

L’anno di investitura delle due città è giunto a conclusione ma i sindaci delle due città sono concordi nel ribadire che sapranno presentare progetti innovativi per conquistare ancora più visitatori

La cerimonia di chiusura al Grande di Brescia

La cerimonia di chiusura al Grande di Brescia

Brescia – L’anno della capitale finisce, Bergamo Brescia continua. Un impegno che è anche un patto quello suggellato tra i sindaci delle due città Capitale Italiana della Cultura 2023, Laura Castelletti per Brescia, Giorgio Gori per Bergamo. Lo hanno ribadito più volte, ciascuno sul palco del teatro Grande a Brescia e Donizetti a Bergamo, che hanno ospitato la cerimonia di chiusura dell’anno di Capitale.

“Qual è quindi il lascito di quest’anno straordinario? Credo sia una nuova consapevolezza di quanto abbiamo da offrire, sapendo che possiamo ancora crescere, progettare, migliorare, innovare – ha detto Castelletti –. Abbiamo sempre detto che Capitale non termina il 19 dicembre ed è questo lo spirito con cui affrontiamo questa giornata. Stiamo per passare il testimone a Pesaro (presente il sindaco, ndr), a cui auguriamo di vivere un’esperienza unica come la nostra, ma anche per noi sarà un nuovo inizio, che condivideremo, in modo diverso ma con uguale spirito, con gli amici bergamaschi".

A Brescia si sta già lavorando a un Piano strategico della cultura, ma di una nuova consapevolezza hanno parlato anche il sindaco Gori e l’assessora alla Cultura del Comune di Bergamo, Nadia Ghisalberti. "La cultura – spiega Gori – è il miglior antidoto alla paura e all’incertezza. Ha unito Bergamo e Brescia superando le diffidenze, con radici e valori comuni e soprattutto con futuro comune, che sta a noi costruire".

Nella cerimonia sono stati ripercorsi alcuni momenti salienti dell’anno, che ha visto oltre 2.500 eventi, grandi mostre, festival, ma anche alcuni dei risultati in termini di visitatori (11,6 milioni) e di impatto economico. “Nel 1° semestre – ha ricordato Andrea Poli, assessore alle Attività Produttive di Brescia - l’incremento di transazioni e importi in media ha superato il 25%. Questo significa che abbiamo rafforzato il nostro tessuto economico. Cosa accadrà dopo? Oggi si chiude il giro di prova; oggi incomincia il futuro, un futuro condiviso".