Bus fantasma e ritardi nella Bassa “Arriva” chiede aiuto ai privati

L’azienda di trasporti ha ipotizzato sub-affidamenti per rafforzare il contingente di uomini e mezzi. La proposta al tavolo dell’Agenzia del Tpl con i 18 sindaci che si sono fatti portavoce dei cittadini

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di Federica Pacella

Sub-affidamenti per rafforzare il contingente di uomini e mezzi probabilmente da gennaio e ridurre i disservizi che stanno creando innumerevoli disagi a studenti e lavoratori della Bassa Bresciana. È la proposta operativa che l’azienda Arriva ha messo sul tavolo dell’Agenzia del Tpl di Brescia, nell’incontro organizzato con i 18 sindaci della Bassa, che nei giorni scorsi si sono fatti portavoce dei cittadini.

Salti di corsa non comunicati, bus affollati, call center che non risponde sono situazioni all’ordine del giorno e il comitato Ambiente futuro Lombardia sta predisponendo un esposto.

Da parte sua, l’azienda lamenta la carenza di autisti: gliene mancano 60 su 360 operativi nel trasporto pubblico della provincia (Arriva è il principale operatore per il trasporto extraurbano).

Un nodo che, nella Bassa Bresciana, diventa particolarmente critico, perché è già una zona complessa, con corse lunghe, e che in passato ha subito tagli importanti. Inoltre la maggiore attrattività di alcuni istituti ha portato a un incremento della domanda (al Cossali di Orzinuovi quest’anno ci sono 400 studenti in più) senza un aumento proporzionale dell’offerta di Tpl.

"Altro elemento su cui abbiamo insistito – spiega Giancarlo Gentilini, presidente dell’Agenzia del Tpl Brescia – è il rapporto con l’utenza. Abbiamo chiesto che si risolva il problema del cattivo funzionamento del call center, che non risponde o quando lo fa non è in grado di dare informazioni. Non è accettabile: su questo, Arriva si è impegnato a fare delle verifiche". Sin da subito dovrebbe essere riattivata la comunicazione giornaliera di possibili disservizi prevedibili sul sito web dell’azienda, come era stato nel periodo Covid. "Ci saremmo aspettati qualcosa di più – conclude Gentilini – ma la situazione ha elementi problematici difficilmente risolvibili a livello locale". "Sono un po’ delusa – conferma Giancarla Zernini, sindaca di San Paolo –: abbiamo portato le osservazioni dei cittadini, ma non ho avuto risposte. Non mi sembra si siano fatti passi avanti".