Omicidio Bozzoli, la compagna di Giacomo: "E' innocente, non odiava lo zio"

La donna ha deposto in Corte d'Assise a Brescia, dov'è in corso il processo per la scomparsa dell'imprenditore Mario

Giacomo Bozzoli, nipote di Mario (Fotolive)

Giacomo Bozzoli, nipote di Mario (Fotolive)

Brescia, 19 gennaio 2022 - Nuova pagina nel processo per la scomparsa dell'imprenditore bresciano Mario Bozzoli, che vede unico imputato davanti alla Corte d'Assise di Brescia, il nipote Giacomo, accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. A deporre in aula stamani la compagna dell'uomo, che ne ha voluto ribadire l'innocenza: "Non parlavamo in casa di lavoro e Giacomo non ha mai manifestato alcun tipo di sentimento nei confronti di suo zio Mario". Giacomo ha sempre ringraziato suo padre e suo zio per quello che hanno fatto in azienda. Ho saputo dopo che aveva salvato il numero dello zio con il nome 'merda' ma non mi ha spiegato perché" ha detto la donna che è compagna dell'uomo da 10 anni.

Poi, rispondendo alla domanda della difesa se fosse mai stata picchiata da Giacomo Bozzoli, ha detto: "È un padre amorevole e un compagno super affettuoso". Infine la risposta diretta alla domanda dell'accusa: "Sono assolutamente convinta dell'innocenza di Giacomo. In questi anni ci hanno vessato in ogni modo. Avevo persone che mi seguivano ed ero terrorizzata. Ho fatto anche una denuncia perché era stata messa una cimice sulla mia auto che mi hanno tolto i carabinieri" ha spiegato davanti alla corte d'Assise", facendo scoppiare in lacrime il compagno accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere.